Giulia di Leo Catalano

Biografia

Insegnante, Direttrice didattica, Ispettrice Scolastica. È stata un punto di riferimento per generazioni di insegnanti, insigne studiosa dei problemi della scuola, scrittrice e prolifica conferenziera sui temi della pedagogia, della filosofia e della cultura.

Giulia di Leo Catalano, sposata con l’avvocato Rosario di Leo originario di San Ferdinando dal quale ebbe quattro figli, divenne maestra elementare nel 1922 all’età di 17 anni e la sua prima destinazione fu Faeto, per poi ottenere il trasferimento a San Ferdinando di Puglia nel 1927. Nel 1940 divenne direttore didattico e fu assegnata al circolo “Giovanni Pascoli” a Foggia, il primo ad avere un direttore donna. Tale incarico le permise di introdurre importanti innovazioni nelle scuole elementari foggiane, tra le quali: le prime mense scolastiche, la radio, corsi di formazione su nuovi metodi di insegnamento e promosse scuole serali per lavoratori analfabeti. Nel 1953 fu nominata dal Ministero della Pubblica Istruzione Ispettrice scolastica ed una delle sue prime iniziative fu quella di promuovere il diritto alla scolarizzazione tra i ceti meno abbienti. Ottenne dal Ministero della Pubblica Istruzione importanti riconoscimenti per la sua attività, come la Medaglia d’Oro e il diploma di I classe e, dall’allora Capo dello Stato, la Commenda dell’Ordine della Repubblica Italiana per l’opera appassionata svolta per la diffusione della cultura in Italia e all’estero, e per le sue particolari doti intellettuali ed umane. La città di Foggia ha saputo apprezzarla e onorarla intestandole, agli inizi degli anni Ottanta, la scuola elementare che oggi sorge nella zona di Parco San Felice, così da mantenere vivo il ricordo della sua opera. Una testimonianza di grande affetto nei suoi confronti è la poesia “Giulia di Leo Catalano” che le dedicò, molti anni fa, il poeta foggiano Antonio Lepore.

Foto e immagini
Citazioni e opere

Citazioni dell’autrice:

“La donna, sollecitata dalla civiltà industriale a immettersi nel mondo del lavoro oppure spinta da esigenze economiche a uscire di casa, si trova in conflitto con il suo ruolo di madre mettendo in crisi il rapporto madre-figlio. Per risolvere positivamente il conflitto psicologico tra madre e figlio occorrono due condizioni essenziali: che la madre sia vicino al figlio e che possa esserlo in serenità”.

Giulia di Leo Catalano, in Percorsi di Memoria, Edizioni del Rosone 2020, p.101.

 

«La Riforma (Gentile) ci ha sbalzati dalla cattedra, ci ha spinto in mezzo ai fanciulli per vivere con essi una vita ricca di umanità, in uno sforzo creativo continuo, in una comunione spirituale che mira a far conquistare all’anima in formazione una realtà superiore di vita».

Giulia di Leo Catalano, L’erta faticosa, in Il popolo nuovo: settimanale fascista, Anno 3, n.2 (9 gennaio 1933), p.3.

 

Consigli di lettura:

Opere dell’autrice:

  • Leo-Catalano Giulia, (1956). La pedagogia di Sergio Hessen. Napoli: Istituto editoriale del Mezzogiorno.
  • Leo-Catalano Giulia, (1956). Funzione della didattica. Napoli: Istituto editoriale del Mezzogiorno.
  • Leo-Catalano Giulia, (1956). Accanto ai grandi Maestri. Napoli: Istituto Editoriale del Mezzogiorno.