• Il Corso di Studio è diretto alla formazione di esperti in gestione delle risorse umane e di consulenti del lavoro, intercettando i bisogni formativi di un mercato del lavoro in continua evoluzione. A tal fine si propone di offrire la conoscenza approfondita di tutti gli aspetti interconnessi con il settore giuslavoristico e la capacità di applicare la normativa del settore, in quanto le competenze del giurista sono sempre più rilevanti nel supporto all’organizzazione e alla gestione dell’impresa, chiamata alla migliore allocazione e combinazione possibile dei fattori produttivi (capitale e lavoro).

    In tale prospettiva, il percorso triennale in Esperto in gestione delle risorse umane e consulente del lavoro di studi permette di acquisire il patrimonio essenziale, ma al contempo specialistico, di conoscenze giuridiche utili a tale scopo. Infatti, il percorso formativo è finalizzato a favorire una cultura multidisciplinare, offrendo inizialmente una formazione giuridica di base negli ambiti metodologico e storico-giuridico supportata da una prima formazione con specifiche competenze nell'area di apprendimento lavoristico e, successivamente, una formazione professionalizzante, unitamente all'acquisizione di nozioni di base, in ambito giuridico nelle discipline: lavoristica, privatistica, pubblicistica, economica, sociologica e processualistica.

Caratteristiche del corso
Anno accademico:
2023
Tipo di corso:
Corso di laurea
Durata:
3 anni
Classe:
L-14 Scienze dei servizi giuridici
CFU:
180
Organizzazione del corso
Struttura afferente:
Dipartimento di Giurisprudenza
Tipo di accesso:
Libero
Modalità di erogazione:
Codice identificativo:
1565

Il piano degli studi

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STATUTARIO

Anno di corso: 1
Obbligatori
Anno di corso: 2
Obbligatori ATTIVITA' A SCELTA II ANNO (fra 1 e 4 CFU) ATTIVITA' A SCELTA II ANNO (fra 1 e 4 CFU)
Facoltà B1 Dipartimento di Giurisprudenza
e Tipologia del CDS LM Corso di Laurea Magistrale
e Normativa DM270 D.M. 270/2004
Anno di corso: 3
Obbligatori ATTIVITA' A SCELTA III ANNO (fra 1 e 6 CFU) ATTIVITA' A SCELTA III ANNO (fra 1 e 6 CFU)
Facoltà B1 Dipartimento di Giurisprudenza
e Tipologia del CDS LM Corso di Laurea Magistrale
e Normativa DM270 D.M. 270/2004

Programma, testi e obiettivi

Requisiti di ammissione Requisiti di ammissione

La modalità di ammissione è definita dal Regolamento Didattico
In particolare, costituisce titolo per l’immatricolazione dello studente al Corso di Laurea il diploma di maturità di Scuola media di secondo grado o di altro titolo equivalente, anche conseguito all’estero, purché riconosciuto idoneo in base alla normativa vigente.
Al fine di orientare lo studente nella valutazione delle proprie conoscenze preliminari, idonee a intraprendere il Corso di Studio prescelto, il Dipartimento verifica la preparazione dello studente, successivamente all’immatricolazione e all’inizio dell’anno accademico, mediante una prova di Verifica della Preparazione Iniziale (VPI).
La VPI consiste in un questionario a risposta multipla su nozioni giuridiche di base e/o su elementi fondamentali di diritto privato e di diritto costituzionale, somministrato allo studente al termine di un ciclo di incontri di orientamento su tematiche preparatorie al Corso di Laurea in Consulente del lavoro ed esperto di relazioni industriali.
Il Dipartimento di Giurisprudenza pubblicizzerà il calendario delle prove, nonché le modalità di svolgimento con i relativi criteri di valutazione. Per il superamento della prova occorre totalizzare un punteggio minimo di 16 su 30. A ogni risposta corretta sarà assegnato 1 punto, mentre a ogni risposta errata o omessa saranno assegnati 0 punti. Il mancato raggiungimento del punteggio minimo determina il non superamento della prova.
L’eventuale esito negativo della prova non pregiudica la possibilità di frequentare i corsi o di sostenere gli esami.
L’elenco degli ammessi è disponibile sul sito <a href="www.giurisprudenza.unifg.it/it">www.giurisprudenza.unifg.it/it</a> e viene esposto presso l’Albo del Dipartimento di Giurisprudenza.
Coloro che non abbiano superato la prima prova possono partecipare alla seconda prova o, in alternativa, optare direttamente per l’assolvimento degli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) da soddisfare entro il primo anno di Corso, attraverso la discussione di un saggio, per ciascuna materia nella quale è stata rilevata la carenza formativa all’esito della prova di verifica, nell’ambito di un elenco individuato dal Consiglio di Dipartimento all’inizio di ogni anno accademico. La verifica dell’assolvimento dell’obbligo formativo sarà svolta durante gli appelli d’esame o in apposita seduta concordata con il docente di pertinenza.
Allo studente che, alla scadenza del primo anno di corso, non abbia assolto gli OFA è data possibilità di ripetere il primo anno di corso per un massimo di tre volte sino al completo adempimento di tali obblighi.

Il CDS in breve Il CDS in breve

Il Corso di Studio è diretto alla formazione di esperti in gestione delle risorse umane e di consulenti del lavoro, intercettando i bisogni formativi di un mercato del lavoro in continua evoluzione. A tal fine si propone di offrire la conoscenza approfondita di tutti gli aspetti interconnessi con il settore giuslavoristico e la capacità di applicare la normativa del settore, in quanto le competenze del giurista sono sempre più rilevanti nel supporto all’organizzazione e alla gestione dell’impresa, chiamata alla migliore allocazione e combinazione possibile dei fattori produttivi (capitale e lavoro).
In tale prospettiva, il percorso triennale in Esperto in gestione delle risorse umane e consulente del lavoro di studi permette di acquisire il patrimonio essenziale, ma al contempo specialistico, di conoscenze giuridiche utili a tale scopo. Infatti, il percorso formativo è finalizzato a favorire una cultura multidisciplinare, offrendo inizialmente una formazione giuridica di base negli ambiti metodologico e storico-giuridico supportata da una prima formazione con specifiche competenze nell'area di apprendimento lavoristico e, successivamente, una formazione professionalizzante, unitamente all'acquisizione di nozioni di base, in ambito giuridico nelle discipline: lavoristica, privatistica, pubblicistica, economica, sociologica e processualistica.
I contenuti formativi sono definiti in riferimento ai profili professionali, attraverso l’opportuna intersezione di conoscenze teoriche con competenze pratiche, favorita dallo svolgimento di attività laboratoriali (previste per ciascun anno di corso) affidate ai professionisti di riferimento e agli esperti dei settori interessati, al fine di potenziare la dimensione pratica ed esperienziale della didattica nella direzione della professionalizzazione della formazione giuridica, nonché dal tirocinio formativo e di orientamento (previsto al terzo anno di corso), che permette di maturare specifiche competenze tecnico-giuridiche, immediatamente spendibili nel mondo del lavoro.
I laureati saranno così in grado di soddisfare una domanda sempre più elevata di conoscenze e professionalità per l’amministrazione e la gestione delle risorse umane nell’ambito delle imprese, nonché per l'assolvimento di nuovi e importanti compiti direttamente assegnati dal legislatore ai consulenti del lavoro in materia di gestione del rapporto di lavoro, soprattutto alla luce dei nuovi scenari evolutivi che si stanno aprendo per questa professione nella fase post-pandemica o della c.d. ripartenza. Non bisogna dimenticare, infatti, che offrire all’impresa servizi di consulenza (relativi a: selezione del personale; gestione dei rapporti di lavoro e delle relazioni sindacali; scelta degli strumenti contrattuali più idonei alle esigenze imprenditoriali) qualitativamente validi contribuisce ad incrementare la competitività e il buon posizionamento sul mercato dell’impresa stessa.

Obiettivi formativi Obiettivi formativi

L'obiettivo perseguito con l'attivazione del Corso di Studio in Esperto di gestione delle risorse umane e consulente del lavoro è quello di consentire sia la creazione di professionalità esperte nella gestione delle risorse umane e nell'amministrazione del lavoro nelle sue diverse applicazioni, sia una maggiore qualificazione di professionisti che già operano da tempo come Consulenti del lavoro nonché come tecnici dei servizi per l'impiego e come esperti nella gestione delle risorse umane, alla luce delle continue innovazioni legislative, ai fini di un accrescimento delle competenze teoriche, indispensabile al completamento e rafforzamento delle conoscenze pratiche.
I laureati saranno così in grado di soddisfare una domanda sempre più elevata di conoscenze e professionalità per l’amministrazione e la gestione delle risorse umane nell’ambito delle imprese, nonché per l'assolvimento di nuovi e importanti compiti direttamente assegnati dal legislatore ai consulenti del lavoro in materia di gestione del rapporto di lavoro, soprattutto alla luce dei nuovi scenari evolutivi che si stanno aprendo per questa professione nella fase post-pandemica o della c.d. ripartenza.
Il percorso formativo è finalizzato a favorire una cultura multidisciplinare, offrendo inizialmente una formazione giuridica di base negli ambiti metodologico e storico-giuridico supportata da una prima formazione con specifiche competenze nell'area di apprendimento lavoristico (con particolare riferimento ai rapporti e collettivi di lavoro e alle relazioni industriali) e, successivamente, una formazione professionalizzante, unitamente all'acquisizione di nozioni di base, in ambito giuridico nelle discipline: lavoristica (attraverso la conoscenza approfondita della disciplina relativa al mercato del lavoro, ai rapporti individuali di lavoro, alla programmazione e gestione dei servizi per il lavoro, alla sicurezza sociale), privatistica, pubblicistica, economica, sociologica e processualistica.
Una particolare attenzione è rivolta alla dimensione pratica ed esperienziale della didattica, procedendo nella direzione della professionalizzazione della formazione giuridica. A tal fine, a completamento della didattica frontale si prevede lo svolgimento di specifiche attività laboratoriali nelle quali saranno coinvolti i professionisti di riferimento, gli esperti esterni dei settori interessati oltre agli stessi stakeholders, figure, queste, che affiancheranno i docenti del corso di laurea nella supervisione dell’attività svolta dagli studenti. Ciò al fine di avvicinare gli studenti al mondo della professione e nel contempo favorire l’immissione dei laureati nel mondo del lavoro. In particolare, sono previsti laboratori didattici nell’ambito delle discipline dell’area giuslavoristica e processualistica.
Inoltre, i laureati conseguono una specifica formazione professionale anche attraverso lo svolgimento di un tirocinio formativo e di orientamento (presso enti pubblici, studi privati e associazioni di categoria in convenzione con l'Università), che permette di verificare 'sul campo' l'applicazione concreta delle materie studiate.
È stato attribuito rilievo anche alle abilità informatiche, telematiche e digitali per far fronte alle sfide poste dalla transizione digitale, grazie alla disponibilità, all'interno del Dipartimento, di un moderno laboratorio informatico dotato di diverse postazioni di studio e alla conoscenza di almeno una lingua straniera per favorire un migliore inserimento in ambito europeo, anche in virtù dei rapporti che, nello svolgimento delle attività professionali, si instaurano con amministrazioni e istituzioni comunitarie e internazionali.
Completa il Corso la prova finale.

Risultati e competenze attese Risultati e competenze attese Autonomia di giudizio.

I laureati devono raggiungere una capacità di riflessione molto elevata, dimostrando di saper esprimere giudizi e formare valutazioni in autonomia, soprattutto attraverso la raccolta e l'elaborazione dei dati relativi alle innovazioni legislative, alle prassi amministrative e alle mutevoli soluzioni elaborate dalla dottrina e dalla giurisprudenza, che andranno opportunamente rapportate ai casi concreti. In particolare, il laureato:
- deve saper reperire ogni informazione necessaria alla soluzione di casi concreti gestendo autonomamente con competenza e padronanza di metodo, ogni strumento informativo anche di tipo elettronico o digitale;
- deve saper reperire agevolmente le fonti legali e contrattuali nonché le prassi amministrative e gli indirizzi dottrinali e giurisprudenziali utili alla gestione di questioni specifiche;
- deve saper consultare ed elaborare con senso critico informazioni, fonti e materiali a carattere giuridico cosi da sapere gestire con sicurezza i problemi posti;
- deve sapere analizzare i problemi e maturare la consapevolezza che, nel concreto, le questioni giuridiche, per la loro complessità e articolazione, richiedono un approccio multidisciplinare e possono essere suscettibili di diverse soluzioni, con conseguente capacità di discernere di volta in volta la più utile o comunque la migliore.
L'autonomia di giudizio è stimolata anche mediante l’adozione, nell’ambito dei corsi di insegnamento, di metodologie didattiche innovative (debate; role playing; flipped classroom; ecc…), che andranno a integrare la tradizionale lezione frontale, nonché dall’organizzazione di seminari ed esercitazioni, finalizzati all'analisi e al commento di sentenze, contratti collettivi di lavoro (nazionali, territoriali, aziendali), disposizioni amministrative di Ministeri ed enti previdenziali, laboratori didattici che prevedono la partecipazione attiva di esponenti del mondo delle professioni di riferimento e di esperti del settore, in occasione dei quali lo studente ha la possibilità di confrontare le sue conoscenze con i problemi concreti e attuali del mondo del lavoro. Questa autonomia di giudizio sarà verificata con prove intermedie e finali.

Abilità comunicative.

I laureati acquisiscono la conoscenza del linguaggio giuridico corretto, nonché delle competenze terminologiche specifiche per operare nell'ambito del diritto del lavoro, in modo da riuscire a esporre i contenuti di cui sono in possesso e le proprie argomentazioni attraverso forme comunicative idonee e differenziate in base agli interlocutori e ai destinatari. Nell'esercizio della professione, essi saranno, infatti, chiamati a relazionarsi sia con altri professionisti, ai quali dovranno trasmettere le proprie conoscenze e con i quali dovranno ricercare e confrontare le soluzioni più adatte alle diverse problematiche, sia con il pubblico, principale destinatario dell'attività professionale, prevalentemente privo di esperienza ed estraneo al mondo del diritto. L'acquisizione dell'abilità comunicativa è favorita dalla programmazione di attività laboratoriali e di seminari di approfondimento individuali o di gruppo aventi ad oggetto l'analisi di casi pratici e di pronunce giurisprudenziali che si concludono con la discussione in aula delle soluzioni tecniche individuate dallo/dagli studente/i. L'acquisizione delle abilità comunicative è verificata tramite la partecipazione attiva dello studente in aula, al momento dell'esposizione dei risultati del lavoro individuale o di gruppo su argomenti o casi proposti dal docente.
A tali attività si affianca l’utilizzo, nell’ambito dei corsi di insegnamento, di metodologie didattiche innovative (debate; role playing; flipped classroom; ecc…), che consentono di sviluppare abilità analitiche, critiche, argomentative e comunicative. L’acquisizione di tali abilità è verificata attraverso il confronto con i docenti e tra pari, al momento dell’esposizione delle proprie ragioni e la valutazione di quelle degli altri interlocutori.
La verifica dell'acquisizione delle abilità comunicative avviene, inoltre, in sede di svolgimento della prova finale.

Capacità di apprendimento.

Il laureato, al termine del proprio percorso formativo, deve aver maturato un approccio dinamico e disponibile al cambiamento, che gli consenta di sviluppare una capacità di apprendere per il futuro, ponendosi in una logica di apprendimento continuo. Sulla base delle metodologie e degli strumenti di apprendimento acquisiti, sarà in grado di approfondire e aggiornare le tematiche e i contenuti appresi durante il corso, sia nel contesto professionale, grazie anche all'esperienza dei laboratori didattici e del tirocinio formativo e di orientamento, sia in percorsi di studio di livello superiore in ambiti economico-giuridici, che dovesse decidere di intraprendere.
Il laureato, in particolare, deve aver sviluppato adeguata consapevolezza circa le implicazioni connesse alla fase odierna di profonda e assai veloce trasformazione delle relazioni umane, sociali e di lavoro, nonché delle loro cornici normative; deve sapersi orientare nel comprendere la direzione di tale trasformazione, in modo da poter valutare lucidamente l'utilità di proseguire il percorso di studi per ottenere un più elevato livello di conoscenze e competenze specialistiche ovvero inserirsi in modo diretto nel mercato del lavoro e delle professioni connesse al Corso di Studio. Deve essere in grado, altresì, di aggiornare le conoscenze acquisite e di approfondirle alla luce della elaborazione dottrinale e giurisprudenziale e, prim'ancora, in relazione all'evoluzione delle fonti normative.
Il laureato in Esperto di gestione delle risorse umane e consulente del lavoro consegue tali traguardi tramite una pluralità combinata di strumenti e, in particolare mediante:
- forme di apprendimento tradizionali (lezioni frontali a carattere istituzionale e studio sui manuali e sulle fonti indicate nell'ambito di ciascun insegnamento);
- metodologie didattiche innovative basate sul debate, finalizzate all’acquisizione di competenze trasversali che favoriscono il cooperative learning e la peer education non solo tra studenti, ma anche tra docenti e tra docenti e studenti;
- laboratori didattici affidati a operatori ed esperti nell'ambito delle professioni connesse al Corso di Studio;
- esercitazioni e lavori individuale e/o di gruppo;
- seminari interdisciplinari e lezioni congiunte;
- tirocini formativi.
Oltre alle verifiche in itinere per l'acquisizione dei crediti formativi inerenti a ciascuna attività (esami, redazione di testi, prove teorico-pratiche), la capacità di apprendimento è verificata grazie alla prova finale, in cui lo studente affronta lo studio di un 'caso pratico', mettendo a frutto metodi e conoscenze acquisite durante il percorso formativo e si approccia a tematiche innovative.

Sbocchi professionali Sbocchi professionali

Consulente del lavoro
Il laureato in Esperto di gestione delle risorse umane e consulente del lavoro può svolgere il praticantato di 18 mesi presso uno studio professionale di consulenza del lavoro al fine di sostenere l'esame di Stato che abilita alla professione di consulente del lavoro (l. n. 12/79 e successive modificazioni). In base a quanto previsto dall’apposita disciplina convenzionale nazionale e territoriale, è consentito l'anticipo del primo semestre di tale tirocinio nell'ultimo anno del Corso di Studio. Dopo in periodo di praticantato e l’esame di Stato, il laureato potrà esercitare la professione di consulente del lavoro autonomamente oppure presso studi associati.

Tecnico dei servizi per l'impiego
Il laureato in Esperto di gestione delle risorse umane e consulente del lavoro può, previo superamento delle previste selezioni pubbliche, accedere agli impieghi nelle strutture pubbliche preposte alla gestione del mercato del lavoro e delle politiche attive del lavoro (Centri per l'impiego). Può inoltre proporsi per essere impiegato nei servizi privati per l'impiego (Agenzie per il lavoro).

Esperto nella gestione delle risorse umane
Il laureato in Esperto di gestione delle risorse umane e consulente del lavoro può operare:
- presso le imprese private nell'ambito della gestione del personale, dei servizi legali interni, delle relazioni aziendali e/o sindacali;
- presso enti o amministrazioni pubbliche, previo superamento delle relative selezioni, con funzioni direttive per la selezione e gestione del personale e nell'ambito delle relazioni aziendali e/o sindacali;
- presso le associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori come esperto nella gestione delle risorse umane;
- presso associazioni ed enti che operano nel terzo settore, per la gestione e amministrazione del personale.

Tirocini e stage Tirocini e stage

Il Servizio Tirocini e Stage Curriculari gestisce i processi amministrativi necessari all’attivazione dei tirocini curriculari, agendo un ruolo da tramite tra tutti gli attori interessati: Studente, Azienda/Ente esterno ed Ateneo.
Il Servizio accoglie le richieste degli studenti e delle Aziende attraverso l’utilizzo della piattaforma e-learning di Ateneo e gestisce le fasi di tirocinio (opportunità, attivazione, frequenza, conclusione e acquisizione crediti) attraverso l’applicazione del gestionale Esse3 – Modulo Tsp. Il gestionale esse3 - Modulo Tsp offre la possibilità alle Aziende/ Enti esterni interessati di proporre l’accreditamento e la stipula Convenzioni Quadro usufruendo del solo applicativo informatico.
Il tirocinio è un’esperienza finalizzata al completamento della formazione universitaria mediante la realizzazione di attività pratiche, facenti parte del percorso di studi, in strutture interne o esterne all’Università, previa stipula convenzioni Quadro con l’Ateneo, e all’ acquisizione di crediti formativi universitari previsti nei piani didattici dei corsi di studio.
Il Servizio Tirocini e Stage curriculari svolge attività rivolte, principalmente, allo studente accompagnandolo nel percorso di tirocinio dalla sua attivazione alla fase conclusiva. Le attività del servizio rivolte alle Aziende garantiscono il primo contatto tra lo studente ed il mondo del lavoro.
In particolare:
- fornisce informazioni e chiarimenti agli studenti indicando i riferimenti procedurali da seguire, dall’attivazione del tirocinio curriculare alla conclusione di tutte le attività;
- agevola l’utilizzazione delle procedure di gestione tirocini (esse3 Tsp, web) sia in base alle esigenze degli studenti che a quelle delle aziende/enti;
- fornisce assistenza allo studente ed alle aziende per l’utilizzo del gestionale esse3 – Modulo Tsp;
- promuove le opportunità di tirocinio proposte dall’Ateneo e dalle Aziende/Enti esterni;
- agevola lo studente per la scelta di tirocinio più congeniale al percorso di studi agendo da tramite tra la domanda e l’offerta;
- gestisce la documentazione dell’iter amministrativo per l’attivazione delle convenzioni Quadro – accreditamento azienda – redazione Convezione – approvazione Convenzione presso gli organi di Ateneo – protocollazione ed archiviazione esse3 – Tsp;
- cura i rapporti con gli enti ed aziende esterne;
- fornisce assistenza allo studente in caso di problematiche o particolari esigenze non contemplate nel contratto formativo;
- fornisce supporto e assistenza ai tutor aziendali;
- fornisce assistenza tecnico-amministrativa al docente Coordinatore di tirocinio e tutor universitario.
ELENCO ENTI AZIENDE LINK
Tirocini | Dipartimento di Giurisprudenza (unifg.it)
Elenco Aziende Convenzionate per TIROCINIO al 21.04.2022.pdf (unifg.it)