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La missione del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia si identifica con la formazione di un medico con una cultura biomedica e sociale, che possieda una visione multidisciplinare ed integrata dei problemi della salute e della malattia, con una educazione orientata alla comunità, al territorio e fondamentalmente alla prevenzione della malattia ed alla promozione della salute; tale missione specifica risponde in maniera più adeguata alle nuove esigenze di cura e salute, in quanto centrata non soltanto sulla malattia, ma soprattutto sull'uomo ammalato, considerato nella sua globalità di soma e psiche ed inserito nel contesto sociale.
Di recente introduzione la normativa relativa all’inserimento del tirocinio trimestrale obbligatorio all’interno degli ultimi due anni del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, Tirocinio Pratico Valutativo, con il fine di consentire ai laureandi di conseguire l’Abilitazione all’esercizio della professione di Medico Chirurgo contestualmente alla Laurea Magistrale. -
Laurea Magistrale Ciclo Unico 6 anni
Medicina e chirurgia
Programma, testi e obiettivi
Requisiti di ammissione
L'accesso al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia è subordinato al possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado ovvero di un titolo di studio estero riconosciuto idoneo in conformità alla normativa vigente.
Le conoscenze iniziali necessarie sono quelle previste nei programmi delle scuole secondarie di secondo grado relative alle discipline di biologia, chimica, fisica e matematica, stabilite dalle Indicazioni nazionali per i Licei e dalle linee guida per gli Istituti Tecnici e per gli Istituti Professionali.
Le modalità di accesso al corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia ad esito di un semestre filtro, sono definite con apposito provvedimento dal Ministero dell'Università e della Ricerca, nel rispetto della normativa vigente.
L'ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia richiede il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. E' altresì richiesto il possesso o l'acquisizione di un'adeguata preparazione iniziale secondo quanto previsto dalle normative vigenti relative all'accesso ai corsi a numero programmato a livello nazionale. A norma della Legge 2.08.1999 n. 264 (norme in materia di accesso ai corsi universitari) e successive modifiche e integrazioni, i posti disponibili per il CLMMC sono determinati con Decreto del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e Ricerca (di seguito denominato MUR), su indicazione degli Atenei. Il termine ultimo per l'iscrizione al 1^ anno del CLMMC è fissato inderogabilmente ogni anno dal bando di concorso.
In conformità a quanto previsto nel RAD e nella sezione Off.F della Banca-dati dell'offerta formativa relativa alla coorte di studenti che si immatricola nell'anno accademico di riferimento, per assicurare la proficua frequenza negli studi, occorre possedere sufficienti conoscenze e competenze di biologia, chimica, fisica e matematica, cultura generale e ragionamento logico. La verifica di tali conoscenze e competenze viene effettuata mediante un test a risposta multipla, predisposto dal CINECA, che comprende le seguenti 4 sezioni: 1. Comprensione testo, conoscenze acquisite negli studi; 2. Biologia, 3. Chimica e fisica, 4. Matematica e Ragionamento.
Dall'anno accademico 2023/24 i test di ammissione per il CdLM in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi dentaria si svolgeranno in due sessioni . Ogni candidato potrà partecipare per due volte all'anno. Il candidato in possesso di posizionamento utile e di diploma di scuola superiore, attraverso il portale ministeriale Universitaly, accede alla graduatoria del corso a cui è interessato. ll candidato perfeziona l'iscrizione presso l'Ateneo che ha indicato come prima scelta. La graduatoria del concorso è nazionale e viene stilata dal Ministero, in base al punteggio ottenuto ed alle scelte effettuate dai candidati. I candidati risultati idonei (punteggio minimo 10), visualizzano la loro posizione di Assegnato o Prenotato nell'area loro riservata sul portale Universitaly. Contestualmente le Università ricevono i nominativi dei candidati a loro assegnati.
Le immatricolazioni così come gli scorrimenti della graduatoria, seguono le procedure e le tempistiche indicate nel bando di concorso fino al provvedimento ministeriale di chiusura della graduatoria nazionale.
Per gli studenti stranieri non comunitari non residenti in Italia, si procede alla formulazione di una graduatoria separata, utilizzando gli stessi criteri prescritti dal bando per gli studenti comunitari.
Le istanze di trasferimento agli anni successivi al primo, presso i corsi a numero programmato, possono essere accolte solo in presenza di disponibilità di posti all'anno di interesse, nel rispetto della prevista programmazione annuale. E' competenza dell'Ateneo nel rispetto dell'autonomia dello stesso, predisporre annualmente i bandi di trasferimento, nel quale vengono indicati i posti disponibili, le modalità di presentazione della domanda, i criteri in base al quale vengono formulate le graduatorie di merito per la concessione del nulla-osta in entrata. Tali bandi, laddove ci siano le condizioni suesposte, vengono predisposti nel periodo che va dalla fine di agosto a settembre.
La prova selettiva è diretta altresì a verificare il possesso di una adeguata preparazione iniziale.
Allo studente che abbia conseguito nella prova d'ingresso un punteggio inferiore al 50% del punteggio totale della sezione sarà riconosciuto al momento dell'immatricolazione un debito formativo e gli sarà attribuito un Obbligo Formativo Aggiuntivo (OFA), nelle discipline in cui è stato riscontrato il debito formativo, ossia nelle discipline di Biologia, Chimica e fisica, Matematica e Ragionamento. Tale Obbligo Formativo Aggiuntivo (OFA) dovrà essere recuperato entro il 31 Ottobre dell'Anno Accademico successivo a quello di Immatricolazione.
Ai fini del recupero dell'OFA possono essere previste ulteriori lezioni extracurriculari in modalità e-learning. Lo studente dovrà superare una prova finale scritta, preparata dal Docente responsabile del corso nel quale è stato registrato l'OFA, che dovrà prevedere 31 domande a risposta multipla aventi per oggetto i temi trattati durante le lezioni. La prova s'intenderà superata e quindi l'OFA recuperato, con un giudizio di idoneità.
L'OFA sarà ritenuto comunque recuperato con il superamento dell'esame corrispondente previsto nel Piano di studi
Lo studente che non abbia recuperato l'OFA, potrà comunque iscriversi all'Anno Accademico successivo, come studente ripetente, senza però poter sostenere gli esami di profitto previsti. Tuttavia potrà accedere agli appelli dedicati agli studenti Fuori Corso, previsti per i mesi di Gennaio e Ottobre, per poter sostenere l'esame nel quale ha registrato il debito formativo. L'ammissione a seguito di trasferimento da corso di studio afferente ad altra classe è subordinata al superamento della prova scritta di selezione, nei limiti dei posti disponibili.
Il CDS in breve
Il Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia abilita alla professione di medico chirurgo ed ha l'obiettivo di formare un medico ad un livello professionale europeo che possieda una visione multidisciplinare ed integrata nei vari ambiti biomedici, tecnologici, clinici e sanitari. Il Corso è progettato tenendo conto delle odierne richieste del sistema sanitario, proteso a fornire i servizi di assistenza più adeguati a tutela della salute della popolazione.
La missione del CdLM a ciclo unico si identifica con la formazione di un medico con una educazione orientata alla comunità, al territorio e, fondamentalmente, alla prevenzione della malattia ed alla promozione della salute; tale missione specifica risponde in maniera più adeguata alle nuove esigenze di cura e salute, in quanto centrata non soltanto sulla malattia, ma soprattutto sull'uomo ammalato, considerato nella sua globalità di soma e psiche ed inserito nel contesto sociale.
La formazione medica così orientata è, inoltre, vista come il principio di un'educazione che deve durare nel tempo, ed in questa ottica sono state calibrate le conoscenze che lo studente deve acquisire in questa fase, dando giusta importanza all'autoapprendimento, alle esperienze non solo in ambito clinico ma anche sul territorio, all'epidemiologia, allo sviluppo del ragionamento clinico e alla cultura della prevenzione.
L'organizzazione didattica prevede attività con obbligo di frequenza: il progetto formativo è articolato in 6 anni di corso con undici semestri di lezioni frontali e uno di tirocinio pratico valutativo (TPVES), per un totale di 360 crediti formativi universitari (CFU) e 36 esami integrati. Dal terzo al sesto anno viene espletato un tirocinio curriculare che prevede un percorso degli studenti di ciascun anno nelle strutture laboratoristiche e cliniche relative alle discipline seguite nel corso delle lezioni frontali, come previsto dal progetto formativo. A tali attività si associano attività a scelta dello studente, quali ADE (Attività Didattiche Elettive), Seminari, Tirocini a scelta.
Il tirocinio trimestrale obbligatorio, Tirocinio Pratico Valutativo, della durata di 60 CFU, che consente ai laureandi di conseguire l'Abilitazione all'esercizio della professione di Medico Chirurgo contestualmente alla Laurea Magistrale, viene svolto nel corso del secondo semestre del sesto anno del corso di laurea.
La frequenza delle attività formative programmate è obbligatoria; durante il percorso di studi sono favorite esperienze formative all'estero in ambito europeo (progetto Erasmus).
L'ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia richiede il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo; lo studente deve superare una prova concorsuale basata su test a scelta multipla, per accedere ai posti a numero programmato su tutto il territorio nazionale. Le modalità di esame, i posti disponibili e le sedi sono determinati con Decreto del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e Ricerca, i cui termini sono fissati per ciascun anno dal bando di concorso.
La laurea magistrale in Medicina e Chirurgia abilita all'esercizio della professione di Medico Chirurgo ed è requisito essenziale per l'accesso alle Scuole di Specializzazione di area medica, chirurgica e dei servizi o ai corsi di formazione in Medicina generale di durata triennale.
Il laureato in Medicina e Chirurgia può, inoltre, accedere, previo concorso, a percorsi di Dottorato di Ricerca in area medica o biomedica (durata 3 anni) in Atenei italiani o stranieri.
Obiettivi formativi
Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia (Classe delle lauree in Medicina e Chirurgia, LM-41, allegato al DM n.1649 del 19-12-2023) ha l'obiettivo di formare “medici esperti”, dotati delle basi scientifiche, della preparazione teorica e pratica e delle competenze professionali necessarie all'esercizio della professione di medico chirurgo, essendo in grado di svolgere la loro attività in posizioni di responsabilità nei vari ruoli ed ambiti professionali.
Le laureate e i laureati magistrali nei corsi della classe, tenendo presenti gli standard internazionali sulla formazione medica e quanto previsto dagli obiettivi formativi qualificanti della Classe delle lauree in Medicina e Chirurgia, devono essere in grado di:
- fornire assistenza di alta qualità e sicura, in collaborazione con il paziente e nel rispetto dei valori fondamentali della professione, sapendo applicare correttamente le conoscenze mediche, le abilità e le competenze cliniche in autonomia;
- assumere decisioni cliniche ed eseguire interventi di prevenzione, diagnostici e terapeutici all'interno del proprio ambito di pratica e nella consapevolezza dei limiti della propria competenza, essendo in grado di raccogliere, interpretare e valutare in modo critico le informazioni e i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo, anche in relazione alle caratteristiche dell'ambiente in cui vive;
- elaborare un corretto processo decisionale, in relazione alla variabilità individuale, sapendo valutare le circostanze specifiche e le preferenze del paziente, in relazione alla disponibilità di risorse, in riferimento alle migliori pratiche derivate dalla medicina basata sulle evidenze e, quando appropriato, dalla medicina di precisione;
- utilizzare, in modo consapevole e costantemente aggiornato, le evidenze scientifiche e le tecnologie innovative, integrandole a favore del paziente, nella complessità dei processi di prevenzione, diagnosi e cura;
- mettere in atto una pratica clinica aggiornata, etica ed efficiente, condotta secondo i principi del lavoro di squadra e in collaborazione con i pazienti e le loro famiglie, altri professionisti della salute e la comunità;
- progettare e condurre la propria formazione professionale continua, affinché la propria competenza rimanga allineata alla ricerca scientifica più recente, valutandone criticamente i risultati;
- applicare i valori più alti della professionalità, aderendo pienamente ai principi etici della professione e osservando le regole del Codice Deontologico, avendo piena consapevolezza dei comportamenti e delle attitudini proprie del “saper essere” medico;
- comprendere i bisogni di salute globale e di equità della comunità e della popolazione (Global Health, One Health, eHealth), sapendosi adoperare alla mobilitazione delle risorse necessarie ai cambiamenti e contribuire, con la propria esperienza e il proprio lavoro, a migliorare la salute della comunità e della popolazione, assicurando un equo accesso alle cure sanitarie di qualità appropriata.
Allo scopo di poter svolgere la loro professione nella piena consapevolezza del loro ruolo, le laureate e i laureati nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia dovranno aver acquisito:
- conoscenza e competenza essenziale nelle scienze di base, con particolare attenzione alla loro successiva applicazione professionale, comprendendone i metodi scientifici, i principi relativi alla misura delle funzioni biologiche, la valutazione delle evidenze scientifiche e l'analisi dei dati;
- conoscenza e competenza sulla metodologia della ricerca in ambito biomedico, biotecnologico e clinico-specialistico, con particolare attenzione alla ricerca medica di tipo traslazionale, essendo in grado di svolgere ricerche su specifici argomenti, avendo la giusta mentalità di interpretazione critica del dato scientifico, con una buona conoscenza delle tecnologie digitali applicate alla medicina;
- competenza nel rilevare e valutare criticamente i dati relativi allo stato di benessere, salute e di malattia del singolo individuo, da un punto di vista clinico, in una visione unitaria della persona estesa alla dimensione di genere, socioculturale e ambientale, sapendo interpretare i dati in relazione alle evidenze scientifiche, alla fisiopatologia e alle patologie di organo, di apparato, cellulari e molecolari;
- competenze per affrontare e risolvere, in modo responsabile e autonomo, i principali problemi sanitari della persona dal punto di vista della promozione della salute, preventivo, diagnostico, prognostico, terapeutico e riabilitativo, sulla base di conoscenze approfondite cliniche e chirurgiche, unite ad abilità, esperienza e capacità di autovalutazione, sapendo applicare, in questi processi decisionali, anche i principi dell'economia sanitaria;
- competenza all'ascolto del paziente e dei suoi familiari, unita alla capacità di entrare in relazione e comunicare con loro in modo chiaro, umano ed empatico, essendo in grado di gestire una relazione terapeutica efficace che sia centrata sul paziente, sapendo suscitare l'adesione al trattamento (patient engagement) attraverso una vera e propria partnership con il paziente e i suoi familiari; le laureate e i laureati saranno inoltre in grado di gestire efficacemente la comunicazione in situazioni difficili e di svolgere una efficace attività di counseling, educazione sanitaria e di promozione della salute e del benessere psico-fisico del paziente (comunicazione come tempo di cura);
- capacità di collaborare in modo efficiente con le diverse figure professionali nelle diverse attività sanitarie di gruppo, attraverso un uso consapevole delle attività proprie delle “comunità di pratica”, con l'obiettivo che il “processo di cura” del paziente divenga quanto più efficace e completo;
- capacità di riconoscere i problemi sanitari della comunità, con grande attenzione alla diversità e all'inclusione, essendo in grado di intervenire in modo competente, sapendo applicare i principi di “advocacy” per la salute, per la sanità e per la giustizia sociale, conoscendo i principi di “Global health/One health/eHealth” e quelli legati alla “disaster preparadness” nei confronti degli eventi catastrofici;
- capacità ad esercitare la propria professione, avendo sviluppato tecniche di pensiero riflessivo, anche nel dominio e nella conoscenza delle dimensioni storiche, epistemologiche, sociologiche, psicologiche ed etiche della medicina e di tutto quanto compreso nell'ambito delle “medical humanities”.
- capacità di esercitare il giudizio critico sugli aspetti etici delle decisioni cliniche e sulla ricerca.
Gli Obiettivi formativi specifici sopra descritti (o i risultati di apprendimento attesi), riportati per il Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, sono definiti sulla base delle indicazioni della World Federation of Medical Education (WFME) nelle edizioni 2007, 2015, 2020, delle indicazioni di The TUNING-CALOHEE Medicine (Edition 2024) Guidelines and Reference Points for the Design and Delivery of Degree Programmes in Medicine e da The TUNING Project (Medicine) Learning Outcomes/Competences for Undergraduate Medical Education in Europe secondo i descrittori europei (5 descrittori di Dublino). Sono inoltre stati seguiti i suggerimenti della International Association for Health Professions Education (AMEE) derivanti dalle AMEE Guides e dalle BEME (Best Evidence Medical Education) Guides.
Gli Obiettivi Formativi sopra descritti sono inoltre allineati con gli obiettivi formativi specifici previsti dal DM 1649 del 19/12/2023 (<a href="https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/decreto-ministeriale-n-1649-del-19-12-2023)">https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/decreto-ministeriale-n-1649-del-19-12-2023)</a> e sono inoltre coerenti con quanto indicato dal core curriculum per la Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia proposto dalla Conferenza Permanente dei Presidenti dei CLM italiani in Medicina e Chirurgia (<a href="http://presidenti-medicina.it/).">http://presidenti-medicina.it/).</a>
Descrizione del Percorso Formativo
In conformità alle Direttive Europee vigenti, la durata del corso per il conseguimento della laurea magistrale in Medicina e Chirurgia è di 6 anni, consistenti in almeno 5500 ore di insegnamento teorico e pratico svolte presso o sotto la supervisione dell'Ateneo. Il corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia prevede 360 Crediti Formativi Universitari (CFU) complessivi, articolati su sei anni di corso. Fra questi, sono previsti almeno 60 CFU da acquisire in attività formative pratiche volte alla maturazione di specifiche capacità professionali (CFU professionalizzanti). Il corso è organizzato in 12 semestri e non più di 36 corsi integrati; a questi sono assegnati CFU negli specifici settori scientifico-disciplinari dai regolamenti didattici di Ateneo, in osservanza a quanto previsto nella tabella ministeriale delle attività formative indispensabili (Decreto Ministeriale n. 1649 del 19-12-2023 - allegato.pdf (mur.gov.it)).
Nell'ambito dei CFU da conseguire nell'intero percorso formativo e destinati alla sopra descritta attività formativa professionalizzante, 15 CFU devono essere destinati allo svolgimento del tirocinio trimestrale pratico-valutativo interno al Corso di studi di cui all'articolo 3 del decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca 9 maggio 2018, n. 58 e s.m.i., finalizzato al conseguimento dell'abilitazione professionale (<a href="https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/06/01/18G00082/sg).">https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/06/01/18G00082/sg).</a> Il suddetto tirocinio si svolge per un numero di ore corrispondenti ad almeno 5 CFU per ciascuna mensilità e si articola nei seguenti periodi, anche non consecutivi: un mese in Area Chirurgica; un mese in Area Medica durante il quinto e/o sesto anno di corso; un mese da svolgersi, non prima del sesto anno, nell'ambito della Medicina Generale. I mesi di frequenza non possono essere sovrapposti fra loro. Ad ogni singolo CFU riservato al tirocinio pratico-valutativo, devono corrispondere almeno 20 ore di attività didattica di tipo professionalizzante e non oltre 5 ore di studio individuale.
Ai sensi dell'art. 102, comma 1, del decreto-legge n. 18/2020 (<a href="https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/03/17/20G00034/sg),">https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/03/17/20G00034/sg),</a> la prova finale del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio della professione di Medico Chirurgo previo superamento del tirocinio pratico-valutativo.
Ad ogni CFU delle attività formative di base, caratterizzanti, affini e integrative e a scelta dello studente deve corrispondere un impegno studente di 25 ore, di cui di norma fino a 12,5 ore di attività didattica in presenza o sotto il controllo di un docente (lezione frontale, a piccoli gruppi, autovalutazione assistita, discussione di casi clinici e altre tipologie didattiche, in presenza ed all'interno della struttura didattica). La loro articolazione sarà definita nel regolamento didattico ed indicata nelle schede di insegnamento.
In considerazione del fatto che le seguenti attività sono ad elevato contenuto sperimentale e pratico, ad ogni singolo CFU di attività didattica professionalizzante devono corrispondere 25 ore di attività didattica professionalizzante con guida del docente su piccoli gruppi, all'interno della struttura didattica e/o del territorio; ad ogni singolo CFU per la elaborazione della tesi di laurea devono corrispondere 25 ore di attività all'interno della struttura didattica; ad ogni singolo CFU del tirocinio pratico valutativo devono corrispondere almeno 20 ore di attività didattica di tipo professionalizzante e non oltre 5 ore di studio individuale.
Ai sensi del comma 6 dell'articolo 3 del DM 1649 del 19-12-2023, il corso assicura agli studenti il pieno accesso alle attività formative di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, riservando alle attività ivi previste un numero di crediti complessivi non inferiore a 30, dei quali non meno di 8 alle attività di cui alla lettera a) e non meno di 12 alle attività di cui alla lettera b).
Inoltre, fatta salva la riserva di non meno di 8 crediti per attività ad autonoma scelta degli studenti, il corso di laurea magistrale riserva fino a un valore di 8 CFU a scelta dello studente nell'ambito dei crediti di tirocinio obbligatori previsti dalla Classe per le attività formative professionalizzanti. La loro attivazione rappresenta un momento importante nella formazione degli studenti, per poter raggiungere una migliore autoconsapevolezza del proprio futuro professionale e per essere facilitati in una scelta ragionata e convinta del loro percorso post-laurea.
Descrizione dei principali metodi didattici utilizzati dal Corso di Laurea.
Il metodo didattico adottato prevede l'integrazione orizzontale (tra discipline diverse nello stesso semestre o anno) e verticale (per argomenti analoghi o complementari lungo più anni di corso) dei saperi, un metodo di insegnamento basato su una solida base culturale e metodologica conseguita nello studio delle discipline pre-cliniche e in seguito prevalentemente centrato sulla capacità di risolvere problemi e prendere decisioni, sul contatto precoce con il paziente, sull' acquisizione di una buona identità professionale e di competenze che comprendano, nell'ambito dei problemi clinici di più frequente riscontro e delle principali urgenze, sia un'ottima abilità clinica sia ottime capacità di rapporto umano con il paziente divenendo capace di “prendersene cura”.
È stata quindi pianificata un'organizzazione didattica fortemente integrata, con l'intenzione di promuovere negli studenti la capacità di acquisire conoscenze non in modo frammentario bensì integrato, e di mantenerle vive non solo a breve ma anche a più lungo termine. Gli studenti potranno acquisire tutte le conoscenze e competenze professionali di base nel campo della medicina interna e delle medicine specialistiche, della chirurgia generale e delle chirurgie specialistiche, nonché della medicina del territorio, con la capacità di rilevare e valutare criticamente da un punto di vista clinico, ed in una visione unitaria, estesa anche alla dimensione socioculturale, i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo.
Anche per quanto riguarda il “practice-based learning”, in una visione proiettata verso il futuro, sono previsti: 1) una integrazione con il contesto clinico sempre maggiore, dal primo a sesto anno di corso; 2) una responsabilizzazione ben definita e crescente degli studenti all'interno del processo di cura, nel corso del loro percorso formativo; 3) una sempre maggiore considerazione della collaborazione degli studenti all'interno del Sistema Sanitario Nazionale; 4) la considerazione degli studenti come “studenti medici in formazione”, anche tenendo conto della loro possibilità di potersi iscrivere all'ENPAM già nel loro ruolo di studenti; 5) un legame che sia sempre più evidente e importante tra “medical education” e “healthcare delivery”.
L'organizzazione generale del corso comprende pertanto un percorso verticale, che prevede un percorso tradizionale (primo-sesto anno di corso) di tipo “biomedico” e al tempo stesso orientato ad approfondire tematiche “psico-sociali”, metodologie medico scientifiche e scienze umane, con particolare riferimento ad argomenti di bioetica, medicina legale, epidemiologia, igiene generale e medicina del lavoro (Global health, One health, e-Health), metodologia medico scientifica, il rapporto medico paziente e i rapporti inter-, intra- e trans- professionali nel complesso processo di cura, gli argomenti riguardanti i temi della salute legati al genere, all'invecchiamento, cronicità e multimorbidità, allo stato sociale, economico e al rapporto con l'ambiente, alla diversità e alla disabilità, ai soggetti fragili, all'approccio clinico della medicina narrativa, quelli riguardanti diversi argomenti di psicologia e i temi dell'economia e del management sanitario; argomenti che, nel loro insieme concorrono allo sviluppo dell'identità professionale degli studenti.
Questi percorso formativo conduce alla formazione di un “medico esperto” nei limiti prima precisati, che abbia le giuste competenze che prevedano, secondo modelli internazionali ben conosciuti: 1) un'ottima conoscenza della medicina e della clinica (ciò che il medico è capace di fare – doing the right thing); 2) un'ottima capacità di svolgere la pratica clinica (quando il medico, nella sua pratica clinica fa ciò che è giusto fare – doing the thing rigth); 3) la consapevolezza di aver raggiunto un ottimo livello di professionalità (quando il medico sa essere professionale – the right person doing it).
I contenuti specifici dei corsi e degli obiettivi formativi sono derivati dai compiti che la società affida alla professione medica, rispondenti a un bisogno di salute e coincidenti con le conoscenze e le abilità irrinunciabili, necessarie all'esercizio professionale, identificate da un “core curriculum” condiviso. I crediti professionalizzanti e le attività formative pratiche devono assicurare l'acquisizione di una serie di competenze e abilità irrinunciabili, collegate al “saper fare” e al “saper essere” medico, anch'esse identificate dal “core curriculum”.
Nel progetto didattico del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia viene quindi proposto il giusto equilibrio d'integrazione verticale e orizzontale tra:
a) Le scienze di base, che debbono essere ampie e prevedere la conoscenza della biologia evoluzionistica, della biologia molecolare e della genetica e della complessità biologica finalizzata alla conoscenza della struttura e funzione dell'organismo umano in condizioni normali, ai fini del mantenimento delle condizioni di salute ed alla corretta applicazione della ricerca scientifica traslazionale;
b) La conoscenza dei processi morbosi e dei meccanismi che li provocano, anche al fine di impostare la prevenzione, la diagnosi e la terapia;
c) La pratica medica clinica e le sue basi metodologiche, che deve essere particolarmente solida, attraverso un ampio utilizzo della didattica di tipo tutoriale, capace di trasformare la conoscenza teorica in vissuto personale in modo tale da costruire la propria scala di valori e interessi, e ad acquisire le competenze professionali utili a saper gestire la complessità della medicina, costruendo la propria identità professionale;
d) Le scienze umane, che debbono costituire un bagaglio utile a raggiungere la consapevolezza dell'essere medico e dei valori profondi della professionalità del medico, in rapporto con quelli del paziente e della società;
e) L'acquisizione della metodologia scientifica, tecnologica, medica, clinica e professionale rivolta ai problemi di salute del singolo e della comunità, con la doverosa attenzione alle differenze di popolazione e di sesso/genere.
Le caratteristiche peculiari del programma educativo legate ad una corretta gestione del corso di studi, in una visione proiettata nel futuro, prevedono: 1) l'adeguamento del curriculum in modo che sia sempre più orientato alle necessità del mondo reale (authentic curriculum) e non rappresenti solo una eccellenza isolata dal contesto sociale; 2) la presenza di un curriculum sempre più flessibile alle necessità degli studenti e tale da consentire un “adaptive learning”, al posto di un curriculum standardizzato; 3) la creazione di forti basi motivazionali che rendano sempre più usuale la collaborazione interpersonale fra studenti (peer-to-peer, team-based learning), al posto dell'isolamento e dell'individualismo; 4) la considerazione dello studente come un vero e proprio partner nel processo formativo senza considerarlo un cliente del processo che si offre.
Caratteristiche Peculiari del Corso di Laurea
Le caratteristiche peculiari del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia finalizzate al raggiungimento degli obiettivi generali, intermedi e specifici sono così sintetizzate:
1) Nell'ambito di quanto previsto dalla legislazione vigente, la programmazione degli obiettivi, dei programmi, e dell'insegnamento è multidisciplinare.
2) Il metodo d'insegnamento attuato è interattivo e multidisciplinare, con l'integrazione quotidiana di scienze di base e discipline cliniche ed un precoce coinvolgimento clinico degli studenti, che vengono subito orientati ad un corretto approccio con il paziente, generalmente dai primi anni di corso. Il coinvolgimento clinico precoce (early clinical contact) è generalmente ottenuto sia coinvolgendo gli studenti nella esecuzione dell'anamnesi psico-sociale al letto del paziente, sia con l'acquisizione delle tecniche di BLS, come tirocinio professionalizzante organizzato come attività guidata tutoriale con certificazione del livello di abilità. I problemi delle scienze di base e quelli d'ambito clinico sono quindi affrontati in tutti gli anni di corso, come prima specificato (total integration model), anche se in proporzioni diverse, ma con una visione unitaria e fortemente integrata, anche attraverso l'uso di didattica a più voci, l'apprendimento basato sui problemi e sulla loro soluzione con l'assunzione di decisioni appropriate.
3) Scelta degli obiettivi specifici dei corsi di base fatta prioritariamente sulla rilevanza di ciascun obiettivo nel quadro della biologia umana, e sulla propedeuticità rispetto alle tematiche cliniche attuali o prevedibili, con particolare attenzione alla componente riguardante la metodologia scientifica.
4) Scelta degli obiettivi specifici dei corsi caratterizzanti fatta prioritariamente sulla base della prevalenza epidemiologica, dell'urgenza di intervento, della possibilità di intervento, della gravità e della esemplarità didattica. È prevista inoltre la valorizzazione della frequenza nei reparti ospedalieri e negli ambulatori delle strutture territoriali e la valorizzazione del rapporto con il paziente, anche sotto l'aspetto psicologico.
5) Il processo d'insegnamento si avvale della gestione dei piccoli gruppi di studenti, che siano in grado di costruire in modo solido le basi delle competenze professionali richieste. Nella gestione dei piccoli gruppi viene utilizzato un sistema tutoriale, ben strutturato con rotazioni che assicurano questo tipo importante di attività didattica a tutti gli studenti, in considerazione della grande utilità e dell'efficacia di questa tipologia didattica, nel poter approfondire argomenti specifici, nell'incoraggiare e nel motivare gli studenti che vi partecipano.
6) Sono utilizzati in maniera preponderante docenti tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di disciplina) e di supporto (tutori di anno) agli studenti.
7) Particolare attenzione è posta riguardo all'acquisizione di competenze e abilità legate al “saper fare” e al “saper essere” medico, tramite: a) il coinvolgimento nella pianificazione di una ricerca di base nei primi tre anni di corso; b) l'apprendimento delle basi semeiologiche delle scienze cliniche al letto del malato e nei laboratori di simulazione (skill-lab) comprendenti l'utilizzo, quando disponibile, del centro clinico di simulazione avanzata; c) la frequenza nei Reparti Assistenziali delle Strutture Sanitarie di riferimento, nonché dei Presidi Medici dislocati sul territorio, sia per le attività di didattica professionalizzanti, che per il tirocinio pratico-valutativo (al VI anno di corso). Queste attività cliniche saranno organizzate in modo che gli Studenti e le Studentesse possano svolgere le attività previste dal corso. La loro posizione, nel curriculum formativo, può seguire o il modello tradizionale delle “clinical clerkships”, caratterizzate da rotazioni brevi in tutti i reparti assistenziali, o il modello delle “longitudinal integrated clerkships”, in grado di assicurare periodi di tempo maggiori in un certo numero di reparti assistenziali, garantendo esperienze di continuità. Le metodologie didattiche utilizzate sono quelle classiche della didattica “bedside” e prevedono un rapporto diretto dello studente con il paziente e con il tutor clinico nei diversi contesti clinici di reparto assistenziale e ambulatoriale (learning triad). Le strategie didattiche utilizzate comprendono la partecipazione a programmi di ricerca, anche di tipo traslazionale, nel periodo di internato ai fini della preparazione della tesi di laurea.
8) Particolare attenzione è data all'apprendimento dell'Inglese tecnico, assicurando comunque l'apprendimento della lingua inglese almeno di livello B2.
9) L'uso della tecnologia riveste un ruolo importante nell'educazione medica di oggi, per facilitare l'acquisizione di conoscenze di base, per migliorare le capacità di “decision making”, per migliorare la coordinazione su alcune abilità pratiche o prendere visione di eventi critici o rari, migliorare le abilità psico-motorie e implementare le attività di “learn team training”. A tale scopo, nei termini di erogazione consentiti, particolare attenzione è data alle metodologie informatiche e multimediali anche attraverso esperienze di e-learning, teledidattica e telemedicina, ed al corretto uso delle fonti bibliografiche.
10) Valorizzazione della Metodologia Clinica e delle Scienze Umane attraverso corsi integrati che accompagnano lo studente lungo l'intero percorso formativo. A tutti è nota l'importanza del metodo in medicina, sia per quanto riguarda la conoscenza della metodologia medica e delle sue regole secondo i principi della medicina basata sulle evidenze, sia per la metodologia clinica applicata al singolo malato. Questi corsi integrati orientano subito gli studenti verso una formazione umanistica, che li accompagnerà nel processo formativo scientifico-professionale. Questa formazione consentirà loro di affinare le capacità ed acquisire i mezzi corretti ed innovativi del ragionamento clinico. Ciò avverrà attraverso le applicazioni della “medicina basata sulle evidenze”, dell'“insegnamento basato sull'evidenza” attraverso l'uso di “linee guida”, “mappe concettuali” ed “algoritmi”. Dovranno inoltre essere affrontati, nell'ambito di questi corsi integrati, temi attinenti alla interdisciplinarità e alla interprofessionalità, alla economia sanitaria, alla professionalità del medico, alla responsabilità sociale del medico, alla prospettiva sociale e di genere, ai rapporti con le cosiddette medicine complementari ed alternative, alla prevenzione, all'educazione del paziente cronico, alle patologie da dipendenza e alle cure palliative per i malati terminali.
13) L'avvenuta acquisizione degli obiettivi formativi (livelli di competenza raggiunti) avviene attraverso prove di valutazione certificativa che siano riproducibili, basate su elementi oggettivi, non influenzate da fattori estranei (affidabilità) e leali (rispettose del patto formativo tra docente e discente), utilizzando metodologie valide e allineate alla dimensione da verificare sia in termini di conoscenze che di abilità e competenze. La valutazione delle competenze raggiunte dagli studenti deve pertanto essere allineata, coordinata, analitica e formativa per lo studente stesso. Le prove d'esame possono essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le competenze acquisite dallo studente, in relazione alla piramide delle competenze di Miller: livello 1) conoscenze (knowledge – knows); livello 2) competenze, sa come fare (knows How – competence); livello 3) prestazioni, mostra come fare (performance – shows How); livello 4) sa fare, azioni (Does – Action); livello 5) sa essere professionista, identità professionale (Is – Identity).
In relazione a questi 5 livelli di competenze crescenti gli strumenti di verifica utilizzati dovranno essere:
Livello 1) esame scritto con domande a scelta multipla (MCQ), esame scritto con domande a risposte brevi, esame orale tradizionale preferibilmente standardizzato;
Livello 2) prove scritte e/o orali di ragionamento clinico diagnostico mediante l'uso di scenari clinici, situation judgement test;
Livello 3) OSPE (Objective Structured Practical Examination), simulazioni e modelli, OSCE (Objective Structured Practical Examination), Diario (logbook), Portfolio (relazioni riflessive degli studenti sulle attività svolte), richiami dalla cartella clinica (chart simulated recall).
La valutazione degli studenti avviene anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati (portfolio), ed attraverso i feedback dei docenti tutor nel corso delle attività cliniche bedside.
È previsto un profilo formativo tradizionale, che si identifica con la mission formativa specifica del corso di laurea.
Risultati e competenze attese
Conoscenza e comprensione.Scienze di base
Il laureato magistrale in medicina e chirurgia:
- conosce i concetti fondamentali dell'applicazione del Metodo Scientifico allo studio dei fenomeni biomedici, sapendo utilizzare i principali strumenti statistici adeguati;
- conosce i principi scientifici generali alla base della medicina di precisione, conosce i principi generali della ricerca scientifica di tipo traslazionale;
- conosce i principi fondamentali della Fisica utili alla comprensione dei fenomeni biomedici ed i principi di funzionamento delle nuove metodologie diagnostiche, avendo la comprensione delle basi del funzionamento dei principali strumenti utilizzati nella pratica diagnostica e terapeutica;
- comprende le caratteristiche generali delle reazioni chimiche e le proprietà chimiche dei costituenti della materia vivente e delle macromolecole biologiche;
- conosce il meccanismo di azione degli enzimi, i fondamenti della bioenergetica cellulare, la struttura e i meccanismi di replicazione degli acidi nucleici e i meccanismi della sintesi proteica;
- conosce le principali vie metaboliche, i meccanismi molecolari di regolazione dell'attività cellulare e i principi biochimici della nutrizione;
- conosce l'organizzazione morfo-funzionale dei diversi tipi cellulari e dei tessuti umani;
- sa comprendere gli aspetti funzionali fondamentali dell'organismo umano nei suoi diversi livelli di integrazione a complessità crescente, dal livello molecolare, a quello cellulare, di organo e di apparato;
- sa comprendere la struttura e la funzione dei principali componenti della cellula, le basi molecolari dei processi cellulari e l'alterazione di questi come causa di condizioni patologiche;
- conosce il linguaggio e gli strumenti dell'analisi genetica (per studiare l'uomo come risultato del processo evolutivo e quindi come soggetto biologico adattato al suo ambiente) e la loro applicazione nella pratica medica;
- conosce lo sviluppo dell'embrione umano e le sue principali alterazioni;
- conosce l'organizzazione strutturale del corpo umano; comprende le principali applicazioni di carattere anatomo-clinico dell'organizzazione strutturale a livello macroscopico, microscopico ed ultrastrutturale collegando l'organizzazione strutturale e le funzioni corrispondenti;
- conosce l'organizzazione morfo-funzionale degli apparati locomotore, cardiovascolare e linfatico, respiratorio, digerente, urogenitale, endocrino, tegumentario e degli organi di senso, nervoso centrale e periferico;
- conosce le implicazioni morfologiche e di valutazione differenziale legate al sesso/genere;
- conosce le modalità di funzionamento dei diversi organi del corpo umano; l'integrazione dinamica degli organi in apparati; i meccanismi generali di controllo funzionale in condizioni normali; i principali reperti funzionali nell'uomo sano; i principi delle applicazioni alla medicina della biofisica e delle tecnologie biomediche;
- conosce le implicazioni funzionali e di valutazione differenziale legate al sesso/genere;
- conosce le basi cellulari e molecolari della patogenicità microbica, le interazioni micror_ganismo-ospite, le biotecnologie applicate alla batteriologia, virologia, micologia e parassitologia;
- possiede un livello di conoscenza della lingua Inglese sufficiente a comprendere i testi scientifici e il linguaggio parlato;
- conosce gli elementi di base sulle tecnologie informatiche e sui sistemi informativi sanitari.
Metodologie e scienze precliniche
Il laureato magistrale in medicina e chirurgia:
- conosce lo sviluppo della scienza medica dagli albori della civiltà occidentale ad oggi, comprendendone anche le basi umanistiche su cui si fonda. In particolare, conosce la struttura concettuale della medicina e la filosofia delle scienze naturali con particolare riguardo alla conoscenza scientifica e non scientifica, la nascita della scienza moderna, i caratteri della scienza moderna, il metodo scientifico, i fatti e le ipotesi, le leggi scientifiche, l'oggettività, l'errore nella scienza, la verifica e la falsificazione, la spiegazione scientifica;
- conosce i concetti di base per la valutazione psichica e della personalità del paziente, anche in relazione alle differenze di sesso/genere, per comprendere il comportamento di malattia ed il grado di consapevolezza di malattia;
- conosce i concetti base sulla definizione di attività mentale, sui processi cognitivi, sullo sviluppo della sfera affettiva, il temperamento, il carattere, la personalità, anche in relazione alle differenze di sesso/genere;
- comprende i concetti di base della disciplina antropologica ed è in grado di applicarli nell'interpretazione dei fattori ed ambiti sociali, culturali e professionali connessi al ruolo di tradizioni, istituzioni, differenze culturali;
- conosce i problemi della giustizia e delle pari opportunità quando vi siano in gioco questioni etiche legate alla diversità di sesso, di genere, di etnia, di cultura, alfabetizzazione e stato socio economico;
- conosce le basi dell'epidemiologia e della statistica medica ai fini della prevenzione e promozione della salute;
- conosce le basi della medicina delle dipendenze, dell'igiene ambientale, della medicina di comunità e della sociologia, anche in relazione alle differenze di sesso/genere;
- comprende le nozioni essenziali per la Sanità pubblica, i determinanti di salute, la prevenzione delle malattie infettive e cronico-degenerative, l'igiene ambientale e degli alimenti, l'igiene ospedaliera;
- comprende le nozioni essenziali sulle generalità dei Sistemi sanitari, sulla programmazione, organizzazione e gestione dei processi assistenziali in ambito ospedaliero e territoriale, sulla economia sanitaria;
- conosce gli elementi base per un utilizzo autonomo e corretto dei dati in ambito sanitario e gli strumenti della statistica medica e dell'epidemiologia clinica per una lettura critica della letteratura medico-scientifica;
- conosce le norme fondamentali per conservare e promuovere la salute del singolo, uomo e donna e delle comunità, le norme e le pratiche atte a mantenere e promuovere la salute negli ambienti di vita e del lavoro e le principali norme legislative che regolano l'organizzazione sanitaria;
- conosce le diseguaglianze nella salute e nell'assistenza sanitaria tra i paesi e all'interno dei paesi e delle loro principali politiche di contrasto attraverso un approccio di Salute Globale;
- conosce i principi basilari dell'Igiene generale ed applicata con particolare riguardo all'aspetto applicativo della prevenzione in ospedale e sul territorio, delle malattie cronico degenerative ed infettive. L'igiene ospedaliera e lo studio delle caratteristiche e peculiarità degli interventi;
- conosce le principali problematiche bioetiche relative alla sperimentazione clinica dei farmaci, con particolare riferimento alla tutela dei diritti delle persone su cui viene condotta la sperimentazione e le tematiche legate al sesso/genere;
- conosce i principi dell'informazione indipendente sui farmaci e la problematica del conflitto di interesse in medicina, nonché gli strumenti per gestirlo;
- conosce i principi fondamentali della farmacocinetica e della farmacodinamica; gli elementi essenziali dei meccanismi molecolari e cellulari delle azioni delle diverse classi di farmaci e tossici; i principali impieghi terapeutici e controindicazioni dei farmaci e gli elementi essenziali per comprendere la variabilità di risposta ai farmaci in rapporto a fattori genetici e fisiopatologici nonché le interazioni farmacologiche, anche in relazione alle diversità di sesso e genere e ai principi della medicina di precisione;
- conosce i metodi della farmacologia clinica, compresa la farmacosorveglianza e la farmaco epidemiologia, la classificazione e le proprietà dei diversi prodotti in commercio a tutela della salute e dello stato di benessere, l'iter regolatorio dei farmaci e gli elementi essenziali della loro sperimentazione clinica;
- conosce le informazioni necessarie ad una corretta prescrizione dei farmaci e alla definizione degli schemi terapeutici, nonché i criteri utili alla definizione del rapporto rischio/beneficio e costo/beneficio, anche in relazione alle differenze di sesso/genere;
- conosce i meccanismi cellulari e molecolari fondamentali della risposta immunitaria;
- comprendere il loro ruolo nella difesa contro i patogeni, nell'immunosorveglianza dei tumori e nelle reazioni immunopatogene;
- conosce le basi eziologiche e i meccanismi patogenetici delle principali patologie nell'uomo anche in relazione alle diversità legate al sesso/genere;
- conosce i meccanismi che portano le alterazioni genomiche ad essere causa di malattia:
- conosce il fenotipo tumorale, l'etiopatogenesi e la storia naturale delle neoplasie in una ottica di prevenzione e di approcci preclinici innovativi al controllo della malattia neoplastica;
- è in grado di comprendere la multiprofessionalità dell'atto sanitario, individuare la competenza peculiare dell'infermieristica e sviluppare attitudini positive alla collaborazione interprofessionale;
- è in grado di raccogliere l'anamnesi e di eseguire l'esame obiettivo generale (dal punto di vista medico e chirurgico). La conoscenza della semeiotica fisica, laboratoristica e strumentale saranno i metodi irrinunciabili per eseguire l'esame obbiettivo e per confermare l'ipotesi diagnostica;
- conosce i criteri specifici che guidano la raccolta dell'anamnesi, l'esecuzione dell'esame obiettivo e l'analisi delle indagini laboratoristiche e strumentali necessarie alla formulazione della diagnosi, ponendo attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione, sapendo descrivere i principali interventi di diagnostica strumentale, con attenzione ai principi della medicina di precisione;
- conosce i limiti e le potenzialità diagnostiche dell'indagine istopatologica;
- conosce l'applicazione delle principali metodiche di biochimica clinica e biologia molecolare, patologia clinica e microbiologia clinica.
Scienze cliniche integrate diagnostiche e medico chirurgiche
Il laureato magistrale in medicina e chirurgia:
- conosce i quadri anatomo-patologici a livello macroscopico, microscopico ed ultrastrutturale in rapporto alle malattie più rilevanti dei diversi apparati, nonché l'anatomia patologica, in correlazione con l'epidemiologia, la genetica e la biologia molecolare, come chiave per la comprensione dei processi eziopatogenetici e, in forza della correlazione anatomo-clinica, come metodo per comprendere la storia naturale dei processi morbosi;
- conosce le basi fisico-tecniche delle principali metodiche diagnostiche e interventistiche, la preparazione del paziente all'esame e la sua metodologia di esecuzione. - Conosce le nozioni di radio-protezionistica e radioprotezione indispensabili per la valutazione del rapporto costo/benefici dei singoli esami diagnostici;
- conosce le nozioni necessarie alla individuazione dei percorsi diagnostici per lo studio delle principali patologie del sistema osteoarticolare e degli apparati cardiovascolare, respiratorio, gastrointestinale e genitourinario;
- conosce le malattie più rilevanti dell'apparato cardiovascolare e respiratorio, sotto il profilo della ricerca di base e traslazionale, nosografico, epidemiologico, etiopatogenetico, fisiopatologico, anatomopatologico, clinico e terapeutico nel contesto di una visione unitaria e globale della patologia umana, anche in relazione alle diversità di sesso/genere;
- conosce le malattie più rilevanti del sistema uropoietico e genitale, sotto il profilo della ricerca di base e traslazionale, nosografico, epidemiologico, etiopatogenetico, fisiopatologico, anatomopatologico, clinico e terapeutico nel contesto di una visione unitaria e globale della patologia umana;
- conosce le malattie più rilevanti del sistema gastrointestinale, sotto il profilo della ricerca di base e traslazionale, nosografico, epidemiologico, etiopatogenetico, fisiopatologico, anatomopatologico, clinico e terapeutico nel contesto di una visione unitaria e globale della patologia umana;
- conosce le malattie più rilevanti del sistema endocrino-metabolico, sotto il profilo della ricerca di base e traslazionale, nosografico, epidemiologico, etiopatogenetico, fisiopatologico, anatomopatologico, clinico e terapeutico nel contesto di una visione unitaria e globale della patologia umana, anche in relazione alle diversità di sesso/genere;
- conosce i principali aspetti eziologici, nosografici, epidemiologici, fisiopatologici, clinici, diagnostici e terapeutici delle patologie immunologiche, allergologiche e reumatologiche di più frequente riscontro, anche in relazione alle diversità di sesso/genere e ai principi delle ricerche scientifiche di base e traslazionali che sono alla base delle loro terapie;
- conosce i principali aspetti eziologici, nosografici, epidemiologici, fisiopatologici, clinici, diagnostici e terapeutici delle malattie del sistema ematopoietico di più frequente riscontro, nonché le ricerche scientifiche di base e traslazionali che sono alla base delle loro terapie;
- conosce le malattie infettive più rilevanti, sotto il profilo della ricerca di base e traslazionale, nosografico, epidemiologico, etiopatogenetico, fisiopatologico, anatomopatologico, clinico e terapeutico nel contesto di una visione unitaria e globale della patologia umana. - Conosce gli aspetti più rilevanti, sotto il profilo della ricerca di base e traslazionale, nosografico, epidemiologico, etiopatogenetico, fisiopatologico, anatomopatologico, clinico e terapeutico delle patologie della riproduzione umana;
- conosce gli aspetti prognostici, terapeutici e riabilitativi delle varie patologie neurologiche e comprende i meccanismi responsabili delle principali malattie del sistema nervoso attraverso l'integrazione tra le nozioni di base (anatomia funzionale, biochimica, biologia molecolare, istopatologia) e quelle cliniche (anamnesi, semeiotica neurologica clinica e strumentale, terapia), anche in relazione alle differenze di sesso/genere;
- comprende la classificazione ed i modelli patogenetici dei principali disturbi psichiatrici e delle principali alterazioni del comportamento, anche in relazione alle differenze di sesso/genere. - Conosce le più frequenti malattie dell'apparato locomotore e dei connettivi (malattie reumatiche), indicandone i principali indirizzi terapeutici ed individuando le condizioni che, in questo ambito, necessitano dell'apporto dello specialista reumatologo e dello specialista ortopedico, anche in relazione alle differenze di sesso/genere;
- conosce le principali malattie cutanee e veneree e le alterazioni morfologiche del corpo umano suscettibili di trattamento di chirurgia plastica ricostruttiva;
- conosce le più frequenti malattie otorinolaringoiatriche ed audiologiche, odontostomatologiche, maxillo-facciali e del cavo orale, dell'apparato visivo e i principali indirizzi terapeutici e le indicazioni per l'apporto professionale della consulenza specialistica otorinolaringoiatrica, audiologica, odontostomatologica, maxillo-facciale e oculistica;
- conosce le basi biologiche, l'epidemiologia e le caratteristiche cliniche e di laboratorio delle patologie neoplastiche;
- comprende l'entità degli impatti affettivi, sociali, sanitari ed organizzativi della patologia oncologica;
- conosce i concetti di prevenzione primaria e secondaria delle neoplasie e i concetti di base ed obiettivi primari della terapia chirurgica;
- conosce la fisiopatologia del dolore e le attuali linee guida per il trattamento del dolore cronico, sapendone evidenziare l'impatto che tale trattamento ha sulla qualità di vita del paziente. - conosce i bisogni globali del paziente e della sua famiglia, nelle diverse fasi del percorso di una malattia cronica, dalla diagnosi alla inguaribilità e nella fase terminale;
- conosce gli stili di comunicazione competente e l'approccio interdisciplinare che tiene conto dello stato sociale e dei fattori culturali, psicologici e spirituali che modulano i rapporti tra paziente, famiglia e malattia;
- conosce i problemi clinici e l'iter diagnostico-terapeutico, che siano in grado di mantenere la centralità del paziente, per quanto riguarda le terapie del dolore e le cure di fine vita;
- conosce le basi della medicina geriatrica e della gerontologia, le conseguenze socio-sanitarie dell'invecchiamento, la fisiopatologia dell'invecchiamento, le grandi sindromi geriatriche interesse internistico e chirurgico, le problematiche cliniche ed etiche tipiche del paziente anziano, la riabilitazione in geriatria e le diversità legate al sesso/genere;
- conosce i fattori di rischio, la prevenzione, la stadiazione, la terapia, le indicazioni al trattamento domiciliare, ambulatoriale (cure primarie) o ospedaliero (in regime di degenza ordinaria, sub-intensiva ed intensiva) e le modalità del follow-up clinico e terapeutico delle maggiori patologie dell'anziano;
- conosce la clinica e la terapia delle patologie inerenti la Medicina e la Chirurgia Generale;
- conosce i principali interventi di diagnostica strumentale, terapeutici chirurgici e fisici, psicologici, sociali da applicare in caso di malattie acute e croniche, nella riabilitazione, nella prevenzione e nelle cure di fine vita;
- conosce i fattori di rischio, la prevenzione, la stadiazione, la terapia, le indicazioni al trattamento domiciliare, ambulatoriale (cure primarie) o ospedaliero (in regime di day e week hospital, degenza ordinaria, sub-intensiva ed intensiva) e le modalità del follow-up clinico e terapeutico delle patologie di interesse medico e chirurgico;
- conosce e riconosce le problematiche - di competenza del medico non specialista - proprie dello stato di salute e di malattia del soggetto in età pediatrica, dal neonato all'adolescente;
- conosce la fisiopatologia della funzione riproduttiva femminile, le disfunzioni, endocrine e neoplastiche, dell'apparato genitale femminile, e la fisiopatologia della gravidanza, del parto e del puerperio.
Area delle emergenze e delle urgenze specialistiche
Il laureato magistrale in medicina e chirurgia:
- conosce le patologie critiche e il loro trattamento;
- conosce le condizioni cliniche-patologiche nell'area otorino-laringoiatrica e odontostomatologica che generano percorsi terapeutici in emergenza/urgenza;
- conosce le condizioni cliniche-patologiche nell'area oftalmologica che generano percorsi terapeutici in emergenza/urgenza;
- conosce le principali malattie pediatriche in urgenza e i principali interventi diagnostico-terapeutici di pertinenza;
- conosce le condizioni cliniche-patologiche nell'area ostetrica e ginecologica che generano percorsi terapeutici in emergenza/urgenza;
- conosce i traumi dell'apparato locomotore e il loro approccio interdisciplinare e terapeutico;
- conosce le condizioni cliniche-patologiche del dolore acuto toracico e addominale e della cefalea acuta che generano percorsi terapeutici in emergenza/urgenza;
- conosce le condizioni cliniche-patologiche nell'area neurologica, neurochirurgica e psichiatrica che generano percorsi terapeutici in emergenza/urgenza;
- conosce le basi dell'anestesia generale e loco regionale da applicare in urgenza/emergenza;
- conosce le tecniche rianimatorie;
- conosce le condizioni cliniche relative alla chirurgia generale in urgenza;
- conosce le reazioni e i comportamenti diversi in rapporto al sesso/genere nelle situazioni di emergenza-urgenza.
Scienze di base
Il laureato magistrale in medicina e chirurgia:
- è in grado di applicare i principi basilari del Metodo Scientifico, sapendo individuare i principali strumenti statistici adeguati, le tecniche di base della medicina di precisione e i rudimenti metodologici della ricerca scientifica di tipo traslazionale, finalizzati allo studio dei fenomeni biomedici;
- è in grado di mettere in rapporto struttura e funzioni cellulari;
- sa applicare alla fisiopatologia i processi legati al differenziamento, alla motilità, alla comunicazione e alla morte cellulare;
- sa applicare gli strumenti biotecnologici e dell'ingegneria genetica per impostare problemi di diagnosi molecolare di genotipo e per proporre protocolli terapeutici innovativi, sapendo riconoscere le potenzialità e i limiti delle principali tecniche di biologia cellulare e molecolare;
- sa riconoscere gli elementi di un gene in una sequenza di DNA, ed è in grado di consultare le principali banche online di genetica molecolare;
- sa applicare le principali tecniche istologiche e immuno-istochimiche allo studio di strutture cellulari e subcellulari al microscopio ottico ed elettronico;
- sa applicare le conoscenze macro e microscopiche sui tessuti e gli organi, in modo tale da consentirgli il riconoscimento dei vari tessuti umani e una corretta diagnosi d'organo;
- sa applicare le conoscenze sul corpo umano nei suoi rapporti tridimensionali, topografici e funzionali, le strutture superficiali del corpo e la proiezione in superficie degli organi profondi, in modo tale poterne discutere le modalità di approccio chirurgico o endoscopico agli organi profondi e riconoscere i rapporti tra i diversi organi normali nella diagnostica per immagini, anche in relazione alle differenze di sesso/genere;
- sa applicare le conoscenze microbiologiche e virologiche alla valutazione dei principali aspetti diagnostico-clinici dell'analisi microbiologica e virologica;
- sa applicare le proprie conoscenze linguistiche essendo capace di seguire il contenuto di un meeting e di sostenere almeno una semplice conversazione a livello sociale;
- sa fornire indicazioni procedurali e suggerimenti per eseguire, in modo autonomo e sulla base di interessi individuali, compiti legati alla lettura di testi in inglese di diverse tipologie: estratti da manuali di medicina, riviste scientifiche internazionali, data-base internazionali;
- sa applicare i concetti tecnologici e metodologici dell'informatica, allo scopo di utilizzare in modo congruo le tecnologie della comunicazione e dell'informazione e favorire le scelte e l'utilizzo di sistemi e soluzioni capaci di supportare in modo razionale la propria attività professionale in ambito sanitario.
Le capacità di applicare conoscenza e comprensione vengono raggiunte e verificate anche attraverso la frequentazione di tirocini pratici, seminari e attività formative a scelta dello studente.
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni certificative si baseranno su prove scritte e/o prove orali. La valutazione degli studenti avverrà anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, scritti riflessivi ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti (portfolio). Le prove d'esame potranno essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte, organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare (progress test), seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite, quale l'uso di simulatori, di pazienti simulati e pazienti reali, la discussione di casi clinici (Case-based Discussion CbD). Anche per questo descrittore, le prove certificative, che concorrono a comporre i singoli esami, verranno scelte in base a criteri di obiettività e pertinenza con gli obiettivi di apprendimento e saranno particolarmente tese alla valutazione delle competenze cliniche e operative acquisite dallo studente.
Metodologie e scienze precliniche
Il laureato magistrale in medicina e chirurgia:
- sa applicare il metodo corretto per stabilire la comunicazione tra medico e paziente, finalizzata al raggiungimento di un rapporto ottimale, compresa la capacità di valutazione della "compliance" del paziente;
- sa applicare le proprie conoscenze procedendo nel ragionamento clinico, basandosi sull'osservazione e l'individuazione dei problemi, utilizzando il ragionamento ipotetico deduttivo e analitico-induttivo, la diagnosi differenziale, la ricostruzione fisiopatologica del caso, l'uso della seconda opinione, per essere in grado di formulare la corretta diagnosi, la prognosi ed indirizzare le scelte terapeutiche anche in relazione alle diversità di sesso/genere;
- è capace di comprendere le motivazioni dei segni e dei sintomi dei processi morbosi e ha le basi per una pratica clinica fondata su riscontri oggettivi;
- sa collegare le conoscenze molecolari, morfologiche, microbiologiche, immunologiche e di fisiologia con l'etiopatogenesi dei processi morbosi e i meccanismi fisiopatologici fondamentali dell'organismo;
- sa fare una richiesta corretta di indagine di laboratorio sotto l'aspetto sostanziale e formale, essendo consapevole della potenzialità e dei limiti dell'informazione fornita dagli esami di laboratorio;
- è in grado di riconoscere le alterazioni morfologiche microscopiche delle cellule e dei tessuti, causate dai processi morbosi e dalle reazioni fondamentali di difesa dagli agenti patogeni;
- sa descrivere e interpretare i quadri patologici riconducendoli agli specifici meccanismi etiopatogenetici;
- sa utilizzare le conoscenze biomediche di base, di patologia e fisiopatologia generale, quelle derivanti dagli elementi della medicina di precisione e della ricerca scientifica traslazionale, per linterpretazione critica di dati sperimentali e clinici;
- sa operare nell'ambito della medicina di comunità e della Medicina di famiglia consapevole della specificità delle competenze del medico di medicina generale, dell'acquisizione di concetti quali la medicina di intervento, l'analisi dei bisogni sanitari di una popolazione in relazione alla presenza di un'alta frequenza di malattie cronico-degenerative e la prevenzione terziaria, anche in relazione alle diversità di sesso/genere;
- sa applicare il concetto di "compliance" nelle terapie croniche e la prevenzione nelle varie fasce di età;
- sa applicare la conoscenza delle norme deontologiche e di quelle connesse alla elevata responsabilità professionale, valutando criticamente i principi etici che sottendono le diverse possibili scelte professionali e la capacità di sviluppare un approccio mentale di tipo interdisciplinare e transculturale, anche e soprattutto in collaborazione con altre figure dell'équipe sanitaria, approfondendo la conoscenza delle regole e dinamiche che caratterizzano il lavoro di gruppo, nonché una adeguata esperienza nella organizzazione generale del lavoro, connessa ad una sensibilità alle sue dinamiche, alla bioetica, all'epistemologia della medicina, alla relazione ed educazione del paziente, nonché verso le tematiche della medicina di comunità, acquisite anche attraverso esperienze dirette sul campo e con particolare attenzione alle differenze di genere.
Le capacità di applicare conoscenza e comprensione vengono raggiunte e verificate anche attraverso la frequentazione di tirocini pratici, seminari e attività formative a scelta dello studente.
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni certificative si baseranno su prove scritte e/o prove orali. La valutazione degli studenti avverrà anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, scritti riflessivi ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti (portfolio). Le prove d'esame potranno essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte, organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare (progress test), seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite, quale l'uso di simulatori, di pazienti simulati e pazienti reali, la discussione di casi clinici (Case-based Discussion CbD). Anche per questo descrittore, le prove certificative, che concorrono a comporre i singoli esami, verranno scelte in base a criteri di obiettività e pertinenza con gli obiettivi di apprendimento e saranno particolarmente tese alla valutazione delle competenze cliniche e operative acquisite dallo studente.
Scienze cliniche integrate diagnostiche e medico chirurgiche
Il laureato magistrale in medicina e chirurgia:
- sa effettuare l'esame macroscopico dei vari organi ed apparati ed è cosciente del valore dell'epicrisi come momento di sintesi diagnostica dei riscontri anatomo-clinici dell'evento patologico;
- è in grado di valutare criticamente e correlare tra loro i sintomi clinici, i segni fisici, le alterazioni funzionali rilevanti nell'uomo con i quadri anatomo-patologici, nonché con le lesioni cellulari, tessutali e d'organo, interpretandone i meccanismi di produzione e comprendendone il significato clinico delle patologie degli apparati locomotore, cardiovascolare, respiratorio, gastrointestinale, genitourinario, del sistema endocrino, degli organi di senso e del sistema nervoso centrale e periferico, anche in relazione alle diversità legate al sesso/genere
- sa individuare i percorsi diagnostici integrati per lo studio delle principali patologie del sistema osteoarticolare e degli apparati cardiovascolare, respiratorio, gastrointestinale, genitourinario, del sistema endocrino, degli organi di senso e del sistema nervoso centrale e periferico, anche in relazione alle diversità legate al sesso/genere;
- è in grado di riconoscere il tipo di patologia sia di interesse medico sia di interesse chirurgico valutandone i sintomi, i segni clinici, gli esami laboratoristici e strumentali;
- sa affrontare in maniera corretta l'approccio clinico al paziente sia di interesse medico, sia di interesse chirurgico per quanto attiene alla componente di obiettività fisica, con capacità di valutazione autonoma dei diversi apparati ai fini di stabilire il corretto iter diagnostico terapeutico, nell'ambito di percorsi clinici e terapeutici;
- sa applicare le metodiche diagnostiche per la diagnosi e per la scelta delle strategie terapeutiche mediche, chirurgiche e interventistiche;
- è in grado di applicare metodiche di prevenzione, di diagnostica differenziale, di ipotizzare il decorso clinico e le possibili complicanze delle principali patologie di interesse specialistico, medico e chirurgico, anche in relazione alle differenze di sesso/genere;
- sa correlare i principi dell'azione dei farmaci con le loro indicazioni, ponendo particolare attenzione alle differenze di sesso/genere e della popolazione;
- è in grado di prescrivere una adeguata terapia per la cura delle principali patologie di area medica e di individuare le corrette indicazioni alla terapia chirurgica;
- è in grado di curare sia le malattie sia di prendersi cura dei pazienti in modo efficace, efficiente ed etico, nell'ottica della promozione della salute e della prevenzione, tenendo fede all'obbligo morale di assicurare cure mediche efficaci nelle fasi terminali della vita, comprendendovi sia le terapie palliative dei sintomi e del dolore, sia la cura della sofferenza esistenziale centrata sulla persona. E in grado di avere la consapevolezza del limite delle cure, sia nelle malattie croniche degenerative inguaribili sia nelle patologie dell'anziano, in modo tale che anche i programmi di terapia palliativa possano essere attivati in un tempo anticipato, rispetto alla fase terminale della malattia stessa;
- ha acquisito la capacità e la sensibilità per inserire le problematiche specialistiche in una visione più ampia dello stato di salute generale della persona e delle sue esigenze generali di benessere, e la capacità di integrare, in una valutazione globale ed unitaria dello stato complessivo di salute del singolo individuo, bambino, adolescente, adulto ed anziano, i sintomi, i segni e le alterazioni strutturali e funzionali dei singoli organi ed apparati, aggregandoli sotto il profilo preventivo, diagnostico, terapeutico e riabilitativo, anche in relazione alle diversità legate al sesso/genere;
- sa applicare le norme di sterilità in sala operatoria, riconosce i principali strumenti chirurgici, sa eseguire una profilassi post- operatoria antitrombotica, sa medicare una ferita e rimuovere una sutura chirurgica;
- sa effettuare una sutura chirurgica, é in grado di utilizzare ed interpretare gli esami di imaging e ha capacità di apprendimento che gli consentono un iniziale orientamento in condizioni cliniche di emergenza-urgenza;
- è in grado di sostenere attività di counseling e colloquio psichiatrico;
- è in grado di applicare la metodologia della ricerca scientifica, la ricerca scientifica traslazionale e il ragionamento clinico agli aspetti interdisciplinari della prevenzione, della medicina olistica, al rapporto critico con le medicine complementari e alternative, all'educazione del paziente cronico, alle cure palliative, alle patologie da dipendenza, alla medicina transculturale, ai problemi legati al genere, all'uso deliberato di agenti biologici;
- le capacità di applicare conoscenza e comprensione vengono raggiunte e verificate anche attraverso la frequentazione di tirocini pratici, seminari e attività formative a scelta dello studente.
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni certificative si baseranno su prove scritte e/o prove orali. La valutazione degli studenti avverrà anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, scritti riflessivi ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti (portfolio). Le prove d'esame potranno essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte, organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare (progress test), seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite, quale l'uso di simulatori, di pazienti simulati e pazienti reali, la discussione di casi clinici (Case-based Discussion CbD). Anche per questo descrittore, le prove certificative, che concorrono a comporre i singoli esami, verranno scelte in base a criteri di obiettività e pertinenza con gli obiettivi di apprendimento e saranno particolarmente tese alla valutazione delle competenze cliniche e operative acquisite dallo studente.
Area delle emergenze e delle urgenze specialistiche
Il laureato magistrale in medicina e chirurgia:
- è in grado di inquadrare e gestire le sindromi cliniche acute; ha inoltre acquisito l'orientamento all'applicazione teorica o pratica dei principi di gestione del trauma e di primo soccorso;
- è in grado di inquadrare e gestire le condizioni cliniche di emergenza-urgenza cardiologiche/cardiochirurgiche, neurologiche/neurochirurgiche, ostetrico-ginecologiche, oftalmologiche, otorinolaringoiatriche, audiologiche, di chirurgia addominale e toracica d'urgenza;
- sa valutare emorragie interne ed esterne, nonché è in grado di compiere diagnosi differenziale ed algoritmo diagnostico del dolore addominale e toracico e della cefalea acuta;
- sa effettuare con perizia gli atti terapeutici fondamentali nelle situazioni d'urgenza e di emergenza. - Sa riconoscere gli stati psicotici acuti;
- sa indicare il corretto utilizzo delle diverse tecniche di diagnostica per immagini nel paziente politraumatizzato;
- è in grado di riconoscere il paziente in emergenza di interesse chirurgico e saper applicare la scala di emergenza di trattamento nonché il timing di terapia delle lesioni nel politraumatizzato;
- sa comunicare con il Paziente e con la famiglia del paziente stesso, nel setting dell'Emergenza-Urgenza;
- sa integrare le conoscenze della gestione delle Emergenze-Urgenze con le reti territoriali del sistema sanitario nazionale, incluso quello delle Ambulanze e dei nuovi presidi della medicina territoriale, anche con conoscenza dei nuovi sistemi di Telemedicina usati in situazioni critiche;
- sa analizzare e valutare, nei setting sopra descritti, le reazioni e i comportamenti diversi in rapporto al sesso/genere,
- le capacità di applicare conoscenza e comprensione vengono raggiunte e verificate anche attraverso la frequentazione di tirocini pratici, seminari e attività formative a scelta dello studente.
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni certificative si baseranno su prove scritte e/o prove orali. La valutazione degli studenti avverrà anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, scritti riflessivi ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti (portfolio). Le prove d'esame potranno essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte, organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare (progress test), seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite, quale l'uso di simulatori, di pazienti simulati e pazienti reali, la discussione di casi clinici (Case-based Discussion CbD). Anche per questo descrittore, le prove certificative, che concorrono a comporre i singoli esami, verranno scelte in base a criteri di obiettività e pertinenza con gli obiettivi di apprendimento e saranno particolarmente tese alla valutazione delle competenze cliniche e operative acquisite dallo studente.
Le laureate e i laureati devono avere la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi.
A tale fine, le laureate e i laureati saranno in grado di:
1) dimostrare, nello svolgimento delle attività professionali, un approccio critico, uno scetticismo costruttivo ed un atteggiamento creativo orientato alla ricerca. Essi sapranno tenere in considerazione l'importanza e le limitazioni del pensiero scientifico basato sull'informazione, ottenuta da diverse risorse, per stabilire la causa, il trattamento e la prevenzione delle malattie;
2) formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e complessi e ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita, utilizzando le basi dell'evidenza scientifica;
3) formulare ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per risolvere i problemi, nella consapevolezza del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica medica. Saranno in grado di programmare in maniera efficace e gestire in modo efficiente il proprio tempo e le proprie attività per fare fronte alle condizioni di incertezza, ed esercitare la capacità di adattarsi ai cambiamenti;
4) esercitare la responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti, nel rispetto del codice deontologico della professione medica;
5) esercitare il pensiero riflessivo sulla propria attività professionale quanto alla relazione coi pazienti e con gli altri operatori, ai metodi impiegati, ai risultati ottenuti, ai vissuti personali ed emotivi;
6) riconoscere le esigenze e le carenze di risorse, valutare le strategie di allocazione e prioritizzazione appropriate, proporre nuove prospettive e considerare le loro implicazioni nella definizione degli obiettivi;
7) pianificare e fissare gli obiettivi per l'innovazione e il cambiamento significativo utilizzando strategie di gestione del cambiamento appropriate e applicabili all'assistenza sanitaria;
8) Dimostrare le capacità di gestire efficacemente le tecnologie biomediche in uso dal sistema sanitario nazionale, di raccogliere, analizzare e interpretare i dati, di prendere decisioni in e per ambienti multidisciplinari.
Metodi didattici utilizzati
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, journal club. Il processo d'insegnamento/apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica tutoriale in piccoli gruppi, con docenti-tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori didattici) e di supporto personale agli studenti (tutor di carriera). Il processo d'insegnamento utilizza le moderne metodologie didattiche, sia nella gestione dei grandi gruppi che siano in grado di coinvolgere gli studenti, sia nella gestione dei piccoli gruppi di studenti, che siano in grado di costruire in modo solido le basi delle competenze professionali richieste.
Nella gestione dei grandi gruppi sono utilizzati i risponditori d'aula e la metodologia della “flipped classroom”, entrambe in grado mi migliorare l'engagement degli studenti, così come sono ampiamente utilizzati i trigger clinici nelle lezioni delle scienze di base e le presentazioni Cliniche.
Nella gestione dei piccoli gruppi sono utilizzati i tutor didattici, che assicurano questo tipo importante di attività didattica a tutti gli studenti, in considerazione della grande utilità e dell'efficacia di questa tipologia didattica, nel poter approfondire argomenti specifici, nell'incoraggiare e nel motivare gli studenti che vi partecipano.
Le metodologie didattiche utilizzate sono quelle del problem-based learning, del clinical teaching, del team-based learning, del brainstorming, del role-playing, del journal club e dall'ampio utilizzo di seminari, conferenze interattive, dibattiti, il peer teaching da parte di studenti, l'apprendimento basato sul gioco (game-based learning). È inoltre utilizzato l'approccio della “Medicina Narrativa” declinato in chiave formativa. Tutte queste attività hanno anche lo scopo di supportare ed incoraggiare “l'independent learning” da parte dello studente.
Per questo descrittore, le attività professionalizzanti svolte durante il Corso e il tirocinio pratico-valutativo negli ultimi due anni del corso rappresentano il contesto ideale per la messa alla prova delle capacità di giudizio. Sono strumenti essenziali, in questa fase, una tutorship attiva e l'uso del portfolio di scritti riflessivi.
Particolare attenzione è data alle scienze umane attraverso la presenza di metodologia medico-scientifica e scienze umane, che accompagnano gli studenti dal primo all'ultimo anno di corso. Per questo descrittore, sono particolarmente significative anche le attività di tipo riflessivo e critico.
Valutazioni certificative e formative in itinere
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, sono previste sia valutazioni certificative, che verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi).
L'avvenuta acquisizione degli obiettivi formativi (livelli di competenza raggiunti) avviene attraverso prove di valutazione certificativa che siano riproducibili, basate su elementi oggettivi, non influenzate da fattori estranei (affidabilità) e leali (rispettose del patto formativo tra docente e discente), utilizzando metodologie valide e allineate alla dimensione da verificare sia in termini di conoscenze che di abilità e competenze. La valutazione delle competenze raggiunte dagli studenti deve pertanto essere allineata, coordinata, analitica e formativa per lo studente stesso. Le prove d'esame possono essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le competenze acquisite dallo studente, in relazione alla piramide delle competenze di Miller:
livello 1) conoscenze (knowledge – knows);
livello 2) competenze, sa come fare (knows How – competence);
livello 3) prestazioni, mostra come fare (performance – shows How);
livello 4) sa fare, azioni (Does – Action);
livello 5) sa essere professionista, identità professionale (Is – Identity).
Le laureate e i laureati devono saper comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni, le conoscenze e la ratio ad esse sottese a interlocutori specialisti e non specialisti, nonché, con le modalità richieste dalle circostanze, ai propri pazienti.
A tale scopo, le laureate e i laureati saranno in grado di:
1) ascoltare attentamente per estrarre e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche, comprendendone i loro contenuti, ed esercitando le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e i loro parenti, rendendoli capaci di condividere le decisioni come partners alla pari;
2) dimostrare attitudine e capacità di lavoro di gruppo tra studenti, anche interprofessionale;
3) dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i pazienti e con la comunità, riflettendo sulle dinamiche di collaborazione con la comunità e gli altri soggetti interessati;
4) dimostrare in una simulazione come affrontare le situazioni critiche sul piano comunicativo, come la comunicazione di diagnosi gravi, il colloquio su temi sensibili relativi alla vita sessuale e riproduttiva, sulle decisioni di fine vita;
5) dimostrare una collaborazione efficace e fiduciosa con pazienti e con le loro reti personali, considerando la diversità dei pazienti e rispondendo alle diverse percezioni della malattia;
6) dimostrare una collaborazione efficace e fiduciosa e una comunicazione efficace con i membri di team multidisciplinari e interprofessionali per ottimizzare l'assistenza ai pazienti;
7) dimostrare una comunicazione efficace con i membri della comunità e le altre parti interessate, utilizzando metodi appropriati ai diversi soggetti, sapendo utilizzare in modo efficace i diversi mezzi di comunicazione, anche telematici, di cui si dispone;
8) dimostrare capacità di ascolto attivo, considerando la diversità dei pazienti e rispondendo alle diverse percezioni della malattia; impegnarsi in un processo decisionale condiviso con i pazienti e le loro famiglie;
9) utilizzare diversi metodi e strumenti di comunicazione scientifica, compresi quelli scritti, verbali e tecnologici, tenendo conto del loro contesto e del loro scopo; sapranno identificare il contesto in cui specifiche informazioni sono state create e diffuse e valutarne criticamente la qualità, la credibilità, l'affidabilità e la rilevanza delle informazioni e delle loro fonti;
10) riconoscere e gestire le proprie emozioni a prendersi cura degli altri, prendere buone decisioni, agire in modo etico e responsabile, sviluppare relazioni sociali positive, evitando comportamenti negativi.
Raggiungimento degli obiettivi formativi
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in 'corsi integrati specifici', tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
I principi generali dell'organizzazione didattica dei corsi integrati si ispirano alle teorie educazionali FAIR (Feedback, Activity, Individualization, Relevance). Questi prevedono frequenti riscontri sul raggiungimento degli obiettivi da parte degli studenti, la centralità dello studente all'interno del processo formativo, la personalizzazione sui tempi richiesti dai singoli studenti, attenzione alla rilevanza degli obiettivi formativi proposti, che fanno riferimento al core curriculum nazionale.
Metodi didattici utilizzati
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, journal club. Il processo d'insegnamento/apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica tutoriale in piccoli gruppi, con docenti-tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori didattici) e di supporto personale agli studenti (tutor di carriera). Il processo d'insegnamento utilizza le moderne metodologie didattiche, sia nella gestione dei grandi gruppi che siano in grado di coinvolgere gli studenti, sia nella gestione dei piccoli gruppi di studenti, che siano in grado di costruire in modo solido le basi delle competenze professionali richieste.
Nella gestione dei grandi gruppi sono utilizzati i risponditori d'aula e la metodologia della “flipped classroom”, entrambe in grado mi migliorare l'engagement degli studenti, così come sono ampiamente utilizzati i trigger clinici nelle lezioni delle scienze di base e le presentazioni Cliniche.
Nella gestione dei piccoli gruppi sono utilizzati i tutor didattici, che assicurano questo tipo importante di attività didattica a tutti gli studenti, in considerazione della grande utilità e dell'efficacia di questa tipologia didattica, nel poter approfondire argomenti specifici, nell'incoraggiare e nel motivare gli studenti che vi partecipano.
Le metodologie didattiche utilizzate sono quelle del problem-based learning, del clinical teaching, del team-based learning, del brainstorming, del role-playing, del journal club e dall'ampio utilizzo di seminari, conferenze interattive, dibattiti, il peer teaching da parte di studenti, l'apprendimento basato sul gioco (game-based learning). È inoltre utilizzato l'approccio della “Medicina Narrativa” declinato in chiave formativa. Tutte queste attività hanno anche lo scopo di supportare ed incoraggiare “l'independent learning” da parte dello studente.
Particolare attenzione viene data all'acquisizione delle abilità pratiche, tramite la frequenza alle attività didattiche professionalizzanti e le tecnologie dell'Informazione e Comunicazione per la simulazione in virtuale.
Il ruolo delle scienze umane in questo livello è quasi preponderante, concorrendo a formare non tanto le abilità tecniche di comunicazione, ma il fondamentale substrato umano, indispensabile per una relazione terapeutica autentica. Per questo descrittore è importante l'uso delle metodologie didattiche proprie della medicina narrativa.
Valutazioni certificative e formative in itinere
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, sono previste sia valutazioni certificative, che verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi).
L'avvenuta acquisizione degli obiettivi formativi (livelli di competenza raggiunti) avviene attraverso prove di valutazione certificativa che siano riproducibili, basate su elementi oggettivi, non influenzate da fattori estranei (affidabilità) e leali (rispettose del patto formativo tra docente e discente), utilizzando metodologie valide e allineate alla dimensione da verificare sia in termini di conoscenze che di abilità e competenze. La valutazione delle competenze raggiunte dagli studenti deve pertanto essere allineata, coordinata, analitica e formativa per lo studente stesso. Le prove d'esame possono essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le competenze acquisite dallo studente, in relazione alla piramide delle competenze di Miller:
livello 1) conoscenze (knowledge – knows);
livello 2) competenze, sa come fare (knows How – competence);
livello 3) prestazioni, mostra come fare (performance – shows How);
livello 4) sa fare, azioni (Does – Action);
livello 5) sa essere professionista, identità professionale (Is – Identity).
Le laureate e i laureati devono aver sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano di continuare a studiare per lo più in modo auto diretto e autonomo.
A tale fine, le laureate e i laureati saranno in grado di:
1) dimostrare la conoscenza e la comprensione delle scienze umane essendo in grado di riflettere e discutere la loro influenza sulla pratica medica;
2) raccogliere, organizzare ed interpretare criticamente le nuove conoscenze scientifiche e l'informazione sanitaria/biomedica dalle diverse risorse e dai database disponibili;
3) ottenere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici, utilizzando la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come valido supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio dello stato di salute, comprendendone l'applicazione e anche le limitazioni della tecnologia dell'informazione;
4) individuare i propri bisogni di formazione, anche a partire da attività di audit della propria carriera studentesca, e progettare percorsi di autoformazione;
5) proporre e disegnare un progetto di ricerca, scegliendo strategie, metodi e risorse appropriate per affrontare un quesito medico specifico; identificare e valutare criticamente le informazioni per la pratica della medicina informata sulle evidenze; riconoscere le questioni bioetiche rilevanti per la ricerca medica e proporre misure per garantire l'integrità scientifica;
6) valutare criticamente il proprio livello di formazione, riconoscerne i limiti e riflettere sulle esigenze di apprendimento e sviluppo;
7) applicare strategie di apprendimento appropriate per soddisfare le esigenze di sviluppo professionale, tra cui la definizione di obiettivi, la pianificazione e la gestione del tempo per l'apprendimento auto-diretto; utilizzare le risorse disponibili per cercare, identificare e selezionare le informazioni sulla salute e valutare criticamente i contenuti e le fonti;
8) dimostrare le capacità di navigare nelle dinamiche delle reti professionali, di essere pronti a sviluppare nuove competenze in funzione delle lacune del proprio contesto professionale, in relazione alle esigenze della rete.
Raggiungimento degli obiettivi formativi
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in 'corsi integrati specifici', tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
I principi generali dell'organizzazione didattica dei corsi integrati si ispirano alle teorie educazionali FAIR (Feedback, Activity, Individualization, Relevance). Questi prevedono frequenti riscontri sul raggiungimento degli obiettivi da parte degli studenti, la centralità dello studente all'interno del processo formativo, la personalizzazione sui tempi richiesti dai singoli studenti, attenzione alla rilevanza degli obiettivi formativi proposti, che fanno riferimento al core curriculum nazionale.
Metodi didattici utilizzati
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, journal club. Il processo d'insegnamento/apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica tutoriale in piccoli gruppi, con docenti-tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori didattici) e di supporto personale agli studenti (tutor di carriera). Il processo d'insegnamento utilizza le moderne metodologie didattiche, sia nella gestione dei grandi gruppi che siano in grado di coinvolgere gli studenti, sia nella gestione dei piccoli gruppi di studenti, che siano in grado di costruire in modo solido le basi delle competenze professionali richieste.
Nella gestione dei grandi gruppi sono utilizzati i risponditori d'aula e la metodologia della “flipped classroom”, entrambe in grado mi migliorare l'engagement degli studenti, così come sono ampiamente utilizzati i trigger clinici nelle lezioni delle scienze di base e le presentazioni Cliniche.
Nella gestione dei piccoli gruppi sono utilizzati i tutor didattici, che assicurano questo tipo importante di attività didattica a tutti gli studenti, in considerazione della grande utilità e dell'efficacia di questa tipologia didattica, nel poter approfondire argomenti specifici, nell'incoraggiare e nel motivare gli studenti che vi partecipano.
Le metodologie didattiche utilizzate sono quelle del problem-based learning, del clinical teaching, del team-based learning, del brainstorming, del role-playing, del journal club e dall'ampio utilizzo di seminari, conferenze interattive, dibattiti, il peer teaching da parte di studenti, l'apprendimento basato sul gioco (game-based learning). Tutte queste attività hanno anche lo scopo di supportare ed incoraggiare “l'independent learning” da parte dello studente.
Particolare attenzione viene data alle attività di gruppo e nei laboratori di simulazione, nonché alla frequenza dei Reparti di degenza e degli ambulatori universitari (tirocinio clinico-clinical clerkship - dal III al VI anno di corso) e territoriali, come quelli dei Medici di Medicina Generale e altre strutture del territorio e la frequenza del tirocinio pratico-valutativo negli ultimi anni del corso e il periodo di internato ai fini della preparazione della tesi di laurea.
Valutazioni certificative e formative in itinere
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, sono previste sia valutazioni certificative, che verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi).
L'avvenuta acquisizione degli obiettivi formativi (livelli di competenza raggiunti) avviene attraverso prove di valutazione certificativa che siano riproducibili, basate su elementi oggettivi, non influenzate da fattori estranei (affidabilità) e leali (rispettose del patto formativo tra docente e discente), utilizzando metodologie valide e allineate alla dimensione da verificare sia in termini di conoscenze che di abilità e competenze. La valutazione delle competenze raggiunte dagli studenti deve pertanto essere allineata, coordinata, analitica e formativa per lo studente stesso. Le prove d'esame possono essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le competenze acquisite dallo studente, in relazione alla piramide delle competenze di Miller:
livello 1) conoscenze (knowledge – knows);
livello 2) competenze, sa come fare (knows How – competence);
livello 3) prestazioni, mostra come fare (performance – shows How);
livello 4) sa fare, azioni (Does – Action);
livello 5) sa essere professionista, identità professionale (Is – Identity).
Sbocchi professionali
Medico-chirurgo
I laureati in medicina e chirurgia svolgono l'attività di medico-chirurgo nei vari ruoli ed ambiti professionali clinici, sanitari e biomedici. I medici chirurghi generici possono svolgere la libera professione o incarichi di continuità assistenziale. La laurea magistrale in Medicina e Chirurgia è, inoltre, requisito per l'accesso alle Scuole di Specializzazione di area medica, chirurgica e dei servizi, o ai corsi di formazione in medicina generale.
Gli sbocchi occupazionali normalmente offerti al laureato magistrale in medicina e chirurgia prevedono:
• attività presso strutture del Servizio Sanitario Nazionale, in Enti pubblici e aziende statali o private;
• attività come libero professionista;
• attività di ricerca nei settori della medicina clinici o preclinici.
Tirocini e stage
Il corso di laurea, essendo abilitante all'esercizio professionale, prevede un tirocinio pratico formativo che è parte integrante delle attività previste dall'ordinamento didattico. Al tirocinio pratico formativo sono infatti attribuiti almeno 60 crediti formativi universitari dal piano di studi.
Lo sviluppo della competenza professionale, nell'ambito delle attività di tirocinio, fa riferimento ad un sistema di obiettivi educativi che si completano nel triennio. Le attività assegnate al tirocinante, il sistema di monitoraggio e la verifica dell'apprendimento sono finalizzati al perseguimento degli obiettivi previsti e saranno resi noti allo studente.
Tutte le attività di tirocinio si tengono all'interno delle Strutture Sanitarie sede del corso e sono organizzate da una figura apicale dello specifico profilo professionale, in possesso dei requisiti previsti dalla legge in materia.
A livello di Ateneo è comunque fornita assistenza per attività di stage e tirocini formativi e di orientamento generali. Per i laureati, l'Università degli Studi di Foggia promuove tirocini formativi e di orientamento rivolti ai propri neolaureati, che abbiano conseguito il titolo da non più di 12 mesi, con la finalità di orientarli verso le future scelte professionali mediante la diretta conoscenza del mondo del lavoro.
Il servizio Placement e Tirocini extracurriculari con l'Ufficio Placement offre servizi d'informazione ed orientamento al lavoro e con l'Ufficio Tirocini extracurricolari assicura gli adempimenti amministrativi necessari all'attivazione dei tirocini medesimi.
Per facilitare l'incontro fra laureati ed aziende, l'Università garantisce inoltre la pubblicazione nel sito web di Ateneo delle offerte di tirocini da parte di strutture ospitanti, enti ed aziende pubbliche e private. Lo svolgimento del tirocinio subordinato all'erogazione di una congrua indennità sulla base della normativa vigente. Le indennità saranno corrisposte ai tirocinanti direttamente da parte dei soggetti ospitanti o disciplinate secondo quanto previsto dai singoli progetti finalizzati. I tirocini di formazione e orientamento sono attivati all'interno di specifiche Convenzioni stipulate tra l'Università e le strutture ospitanti.
La Convenzione di tirocinio contiene, oltre ai riferimenti normativi, gli obblighi in capo all'Università in qualità di soggetto promotore, gli obblighi in capo alla struttura ospitante ed al tirocinante. Per ciascun tirocinante viene predisposto un progetto formativo e di orientamento, concertato tra la struttura ospitante ed un tutore didattico organizzativo, individuato fra i docenti o ricercatori dell'Ateneo. I tirocinanti sono assicurati contro gli infortuni sul lavoro presso l'INAIL e stipula apposita polizza assicurativa di responsabilità civile per la durata del tirocinio. Le coperture assicurative riguardano anche le attività eventualmente svolte al di fuori della sede dell'Ente/Azienda purché indicate nel progetto di formazione orientamento. Il soggetto ospitante assicura la designazione di un tutor che favorisca l'inserimento del tirocinante in azienda, la conoscenza dell'organizzazione aziendale e delle fasi di lavoro.