Scienze umanistiche

Caratteristiche del corso

Anno accademico:
2024/2025
Tipo di corso:
Dottorati
Ciclo:
XL
Numero posti:
9
Numero borse:
7

Struttura del corso

Coordinatore:
prof.ssa Lucia Perrone Capano
Struttura afferente:
Dipartimento di Studi Umanistici. Lettere, Beni Culturali, Scienze della Formazione
Stato corso:
Istituzione
Codice identificativo:
DOT2294H7E

Comunicazioni ed aggiornamenti

Rettifica data prova orale

A rettifica di quanto riportato nella scheda di dottorato (allegato G) la data della prova orale sarà pubblicata su questa pagina web di ateneo.

Contenuti generali del corso

Il corso di Dottorato in “Scienze Umanistiche”, di cui si propone il rinnovo dopo accreditamento avvenuto per il XXXIX ciclo, propone un percorso di alta formazione articolato in tre curricula: “Filologia e Letterature dell'Antichità”, “Culture e Letterature moderne e contemporanee”, “Patrimoni culturali”. Il corso riflette un'idea integrata e complessa degli studi umanistici intesi come un insieme di saperi interconnessi a livello sincronico, diacronico e metodologico, nonché aperti ai nuovi contesti digitali. L'elevata formazione di tipo filologico, letterario, storico, storico-artistico, archeologico e demoetnoantropologico si arricchisce, infatti, dei mutui contatti tra le discipline, spaziando dall'antichità all'età contemporanea in una prospettiva di innovazione e trasformazione digitale. Si promuove, inoltre, il confronto con il contesto accademico internazionale in un'ottica di scambio e reciproca relazione. Nello specifico, i tre curricula sono rispettivamente dedicati:

1) allo studio organico dell'antichità (Altertumswissenschaft), intesa come matrice di cultura nazionale ed europea, attraverso lo strumento della filologia classica e delle testimonianze della letteratura greco-latina anche in una prospettiva di ricezione dell'antico;

2) allo studio delle culture e delle letterature europee di età moderna e contemporanea con approcci volti ad approfondire gli aspetti linguistici e comunicativi, le interazioni tra produzione letteraria e altre forme estetiche, le relazioni interculturali e intermediali;

3) allo studio pluridisciplinare dei patrimoni culturali, materiali e immateriali, dall'antico al contemporaneo in un'ottica di approfondimento delle categorie di ambito archeologico, demoetnoantropologico e storico-artistico, declinate anche nelle loro applicazioni digitali. Il Corso promuove tesi in co-tutela, con l'opportunità di trascorrere un periodo almeno semestrale in Università straniere, un periodo pari almeno a un mese in altre Università italiane e, sulla base dei progetti di ricerca svolti, anche un periodo almeno semestrale in un'area della Pubblica Amministrazione e in istituzioni e centri di ricerca

Obiettivi formativi

Il corso di Dottorato mira a formare elevate professionalità di livello nazionale e internazionale in grado di:

  • inquadrare le scienze umanistiche alla luce delle dinamiche di interconnessione tra le discipline per rispondere alle sfide poste dalla contemporaneità nel nuovo contesto europeo e globale;
  • investigare, con metodologie della ricerca e orientamenti critici innovativi e attenti anche alle problematiche di genere, i processi di trasmissione delle forme culturali e dei testi letterari, dall'antico al contemporaneo, inquadrandone generi, codici, contesti e approfondendone gli aspetti filologici, linguistici ed ermeneutici, anche nelle interazioni tra spazio letterario e spazi extra-letterari (archeologici, storico-artistici, demoetnoantropologici), con riferimento alle dinamiche culturali considerate in senso sincronico e diacronico; - analizzare, con approcci e metodi plurali aperti a contributi di ambito digitale,i patrimoni culturali (archeologici, storico-artistici, demoetnoantropologici) nelle loro reciproche implicazioni e nei loro sistemici rapporti con la produzione letteraria fra tradizione, conservazione, rinnovamento, fruizione, anche in un'ottica di valorizzazione dell'identità dei territori del Mezzogiorno per un ecosistema turistico sostenibile e circolare;
  • confrontarsi, in modo critico, con prospettive e approcci metodologicamente aggiornati della ricerca di ambito umanistico;
  • applicare le conoscenze specialistiche disciplinari e interdisciplinari a progetti e iniziative di promozione, comunicazione e divulgazione dei saperi umanistici, anche nella prospettiva della valorizzazione di percorsi, esistenti e storicamente fondati, di tradizione, circolazione e ricezione dei testi letterari e dei patrimoni culturali;
  • promuovere la disseminazione dei dati e la valorizzazione dei risultati della ricerca garantendo un accesso aperto al pubblico in linea con i principi dell'Open science e Fair Data.
  • sviluppare un'alta formazione di specialisti delle culture, letterature e dei patrimoni culturali con una specifica attenzione alle dinamiche del mutamento delle forme e dei sistemi culturali e intermediali che consenta di affrontare a livelli di eccellenza compiti di ricerca ma anche di management culturale in ambito europeo.
  • promuovere, sulla base degli accordi di collaborazione già stipulati e da stipulare con le università europee, percorsi di studio bilaterali e interculturali per il raggiungimento di un doppio titolo o di un titolo congiunto.

Coerenza con gli obiettivi del PNRR

Il corso di dottorato in Scienze Umanistiche, nei tre curricula in cui si articola, presenta molteplici elementi di raccordo con gli obiettivi generali del PNRR, sia nei princìpi ispiratori, sia nella concretezza del percorso dottorale e degli obiettivi formativi. La promozione della ricerca sui patrimoni culturali e sulle culture storiche e letterarie rilancia il ruolo attivo di un Ateneo del Mezzogiorno, quale è quello di Foggia, in un ambito di studi di grandi potenzialità in Italia, sia per la ricchezza delle eredità culturali, letterarie, storico-artistiche e archeologiche, nelle comuni matrici mediterranee ed europee, sia per lo sviluppo della cultura e del turismo, coerentemente con gli obiettivi e i principi delle missioni 1 e 4 del PNRR. La forte interdisciplinarietà del progetto formativo, l'attenzione, prevista dal curriculum, al Mezzogiorno e ai patrimoni culturali così come alle applicazioni digitali nel campo delle scienze umanistiche offrono inoltre un valido sostegno ai più ampi obiettivi del PNRR, tra cui lo sviluppo del Sud Italia, il potenziamento delle competenze universitarie avanzate, la valorizzazione del patrimonio culturale, l'impulso alla digitalizzazione e alle tecnologie, obiettivo trasversale che può avere numerosi campi di applicazione e di supporto, anche nel campo dei beni culturali e delle culture letterarie antiche, moderne e contemporanee. In particolare, per quanto riguarda le borse attribuite a valere sul PNRR (cfr. D.M. 351 del 09/04/2022 e D.M. 118 del 02/03/2023), Patrimonio Culturale: la ricerca verterà sui paesaggi e patrimoni culturali della Puglia e del Mezzogiorno. Si intende formare elevate competenze nell'ambito della ricerca, valorizzazione, tutela e gestione dei patrimoni culturali, un campo di specifico interesse del PNRR (v. Missione 1), valorizzata dall'investimento 4.1 della M4C1 e particolarmente congruente con l'area disciplinare CUN 10, con gli obiettivi del dottorato e con le tematiche trattate nella didattica formativa. Le ricerche verteranno sui patrimoni archeologici, antropologici, storico-artistici della Puglia e del Mezzogiorno, con una prospettiva aperta al più ampio quadro italiano, agli aspetti innovativi della ricerca e alle sue ricadute nel presente negli ambiti della tutela, valorizzazione, gestione, comunicazione, progettazione, impiego delle tecnologie, digitalizzazione, condivisione di dati in funzione della loro promozione, prevedendo la possibilità di periodi di studio nelle PA e/o in centri di ricerca e imprese. Le attività di ricerca relative alle borse a valere sui fondi PNRR potranno avvalersi delle numerose collaborazioni e convenzioni già in atto del Dipartimento di Studi Umanistici con Istituzioni ed Enti di ricerca, territoriali, nazionali ed esteri, e di ulteriori accordi e convenzioni che saranno stipulati ad hoc per le necessità dei progetti di ricerca. Anche le borse a valere su fondi PNRR prevedono periodi di studio e ricerca all'estero (6-18 mesi). Si favoriranno in ogni modo la valorizzazione dei risultati, nel rispetto della proprietà intellettuale, e l'accesso ai risultati delle ricerche, secondo i principi dell'Open Scienze e del Fair Data.

Organizzazione del corso

Dottorato in forma associata ai sensi dell'art. 3, comma 2 DM 226/2021 - convenzionato con Università Italiane

Attività didattiche

Insegnamenti previsti

  • Letterature e patrimoni culturali: idee, metodi e modelli.
  • Letterature e patrimoni culturali: eredità, memoria, tradizione.
  • Letterature e patrimoni culturali: comunicazione e valorizzazione.

Altre attività didattiche

  • Perfezionamento linguistico
  • Perfezionamento informatico
  • Gestione della ricerca e della conoscenza dei sistemi di ricerca europei e internazionali
  • Valorizzazione e disseminazione dei risultati, della proprietà intellettuale e dell'accesso aperto ai dati e ai prodotti della ricerca
  • Principi fondamentali di etica, uguaglianza di genere e integrità
  • Seminari
  • Attività di laboratorio
Requisiti di ammissione

Tutte le lauree magistrali

Sbocchi occupazionali e professionali

Le competenze acquisite dal dottore di ricerca in Scienze Umanistiche prefigurano sbocchi occupazionali in attività professionali in enti pubblici e privati nel campo della ricerca scientifica umanistica, in istituzioni che favoriscono e organizzano attività culturali, in organismi internazionali, in servizi di formazione delle risorse umane, nei contesti di gestione del personale di aziende pubbliche e private, nella promozione e divulgazione culturale e nell'organizzazione di eventi. Altri sbocchi attengono ai settori dell'editoria, del giornalismo culturale, dei progetti di formazione e riqualificazione, di realizzazione di strumenti per i servizi linguistici e di contenuti culturali per database informativi. Le competenze di alta formazione del dottore di ricerca in Scienze Umanistiche consentono altresì sbocchi occupazionali in attività di gestione, analisi, rielaborazione e produzione (anche digitale) di testi letterari e, in generale, di testimonianze di carattere storico-culturale dall'antico al contemporaneo. Il corso di Dottorato in Scienze Umanistiche promuove, inoltre, un'elevata specializzazione nel profilo professionale di esperto in patrimoni culturali e nella loro valorizzazione, in linea con le rinnovate strategie di tutela e promozione e con la centralità del binomio cultura e turismo nel piano di sviluppo dell'Italia. Le competenze specialistiche acquisite sono orientate a soddisfare fabbisogni occupazionali in ambito accademico-scientifico e nel settore pubblico e privato, nazionale e internazionale: università, soprintendenze, musei, archivi, varie unità del Ministero della Cultura, centri, enti, imprese, terzo settore, industria culturale. Negli ambiti di riferimento per le aree archeologica, demoetnoantropologica, storica e storico-artistica si mira alla formazione di figure di operatori, consulenti, liberi professionisti esperti in valorizzazione dei patrimoni culturali, rigenerazione urbana e territoriale, valorizzazione e fruizione dei beni culturali, turismo e intermediazione culturale, comunicazione, direzione/allestimento di musei, anche etnografici e del territorio, aree archeologiche, pianificazione dello sviluppo sostenibile del territorio, basato anche sull'uso di risorse culturali.

Curricula con attività didattica
  1. FILOLOGIA E LETTERATURE DELL'ANTICHITÀ: Il curriculum “Filologia e Letterature dell'Antichità” è dedicato allo studio della produzione letteraria dell'antichità greco-latina considerata nei suoi fenomeni di tradizione diretta e indiretta e anche nelle espressioni (letterarie ed extra-letterarie) che riguardano la sua ricezione nelle culture europee. Interpretati con metodo filologico e secondo orientamenti critici tradizionali ma di rinnovato interesse (e.g., la critica tematica e la critica semantica) e, inoltre, con l'avallo dei più recenti contributi della filologia digitale, i testi letterari dell'antichità sono esaminati con attenzione ai generi di appartenenza, al milieu storico, agli orientamenti ideologici dell'autore in un'ottica di intertestualità lungo i percorsi di produzione, circolazione e trasmissione. Si adotta, inoltre, un approccio multidisciplinare che tiene conto delle relazioni che, a livello sincronico, collegano la produzione letteraria con altre forme espressive della cultura classica di ambito archeologico, artistico, demo-etnoantropologico. La dimensione diacronica applicata all'analisi dei testi letterari e ai loro fenomeni di traduzione e adattamento anche nelle età successive favorisce gli obiettivi di valorizzazione della memoria classica alla base di numerosi aspetti dell'identità culturale europea.
  2. CULTURE E LETTERATURE MODERNE E CONTEMPORANEE: Il curriculum "Culture e letterature moderne e contemporanee" intende fornire conoscenze trasversali nell'analisi delle molteplici forme testuali in una prospettiva interculturale e intermediale, che consenta di interpretare le forme del moderno e del contemporaneo attraverso strumenti attinti dalle metodologie critiche più consolidate. L'approfondimento interdisciplinare delle problematiche di carattere letterario, culturale, estetico e di genere, connesse con lo sviluppo delle correnti della critica e dei diversi orientamenti culturali, con attenzione rivolta anche al confronto fra le culture odierne nell'epoca della globalizzazione, punta a riconoscere il ruolo delle culture e delle letterature quali strumenti di interpretazione, conoscenza e trasformazione della realtà. Gli obiettivi del curriculum riguardano la formazione di specifiche competenze nello studio delle varie forme testuali dall'epoca moderna fino ai giorni nostri e alle più recenti linee di indagine critica, con approfondimenti anche di carattere linguistico oltre che relativi alla storia del testo quale fenomeno collocato fra tradizione e innovazione, continuità e discontinuità nell'ambito degli eventi umani.
  3. PATRIMONI CULTURALI: Il curriculum "Patrimoni Culturali" pone al centro del percorso formativo la ricerca archeologica, antropologica, storica e storico-artistica, la conoscenza, il recupero, la gestione e la valorizzazione nell'ambito del patrimonio culturale materiale e immateriale. Si propone un approccio formativo multi- e interdisciplinare nei metodi di ricerca e nella varietà delle fonti analizzate, con una proiezione sull'attualità nei campi della valorizzazione e tutela, fruizione, comunicazione, promozione dei territori e dei loro patrimoni storici e culturali, così come nello studio della presenza e della fortuna dei beni culturali nelle letterature dall'antichità al contemporaneo. Ampia attenzione è riservata all'innovazione metodologica e alle applicazioni digitali per la ricerca sui beni culturali, la loro gestione e valorizzazione, nella prospettiva di uno sviluppo della cultura e del turismo in Italia, con uno specifico interesse per il Mezzogiono e in un quadro di riferimento europeo. Il curriculum ha l'obiettivo di fornire elevate conoscenze e competenze metodologiche per analizzare paesaggi, territori, culture materiali e insediative, patrimoni archeologici, architettonici, artistici, demoetnoantropologici, storici e archivistici, tradizioni ed eredità culturali, su un ampio arco diacronico dalla preistoria ad oggi. Esso mira, inoltre, a promuovere una conoscenza scientifica dei patrimoni culturali e delle tradizioni dei territori per valorizzarli, promuoverli, tutelarli e indagarne l'impatto nelle letterature e nelle culture dall'antichità al mondo contemporaneo. L'attenzione per le metodologie innovative e per le applicazioni digitali è rivolta, altresì, alla formazione di competenze nella gestione e nello sviluppo dei patrimoni culturali.