La consigliera di fiducia Unifg

L’Università degli Studi di Foggia in applicazione del Codice di condotta ha nominato la Consigliera di Fiducia, nella persona della Dr.ssa Gabriella Giancola.

Chi è la Consigliera di Fiducia?
La Consigliera di Fiducia è una figura specializzata, esterna ed imparziale, che partecipa alla promozione e costruzione di un ambiente lavorativo e di studio improntato al benessere (Decreto legislativo n. 81/2008).

Chi si rivolge alla Consigliera di Fiducia?
Tutti coloro che lavorano e studiano all'interno dell’Ateneo possono rivolgersi in caso di dinamiche che creano situazioni di disagio (molestie, mobbing e discriminazioni).

Quali sono i compiti della Consigliera di Fiducia?
In stretta sinergia con il Comitato Unico di Garanzia (CUG), la Consigliera:

  • accerta condotte vessatorie, molestie e discriminazioni denunciate anche attraverso le testimonianze, l'accesso ad atti e documenti amministrativi, a luoghi, uffici o strutture dell'Ateneo
  • gestisce e- se possibile - risolve i casi concreti rilevati
  • identifica fattori relazionali e organizzativi all'origine del disagio
  • propone all'Amministrazione le soluzioni ritenute più opportune per garantire l'immediata cessazione di condotte discriminatorie o lesive della dignità della persona
  • elabora proposte per prevenire il rischio stress lavoro correlato
  • interagisce con il CUG, per definire strategie che promuovano un clima organizzativo finalizzato al benessere lavorativo di tutto il personale d'Ateneo
  • partecipa alle riunioni del CUG - senza diritto di voto - se l'ordine del giorno prevede la sua presenza.

La Consigliera di Fiducia, previa segnalazione scritta, incontra studentesse e studenti, nonché docenti e personale tecnico ed amministrativo dell’Università che subiscono e/o vivono particolare disagio a causa di comportamenti discriminanti, molestie sessuali e vessazioni psicologiche assimilabili al fenomeno del mobbing. Gli incontri sono garantiti dalla massima riservatezza.

Che cos’è il mobbing?
Riguarda ripetuti atteggiamenti ostili e persecutori messi in atto da un superiore gerarchico o da uno (o più) colleghi al fine di emarginare, discriminare, screditare e perseguitare la persona nell'ambiente di lavoro.

Cos’è la discriminazione?
Si tratta di comportamenti che producono un effetto dannoso, messi in atto nei confronti di lavoratrici e lavoratori, studentesse e studenti, sulla base di fattori quali il genere, l’orientamento sessuale, la religione, le convinzioni personali, l’aspetto fisico o il colore della pelle, la lingua, le origini etniche o sociali, la cittadinanza, le diverse abilità, le condizioni personali e di salute, la gravidanza, le scelte familiari, l’età.

In che cosa consistono le molestie?
Sono comportamenti indesiderati a connotazione sessuale, o fondati sull’appartenenza di genere, lesivi della dignità della persona. Possono sfociare in casi di stalking quando si trasformano in comportamenti persecutori ripetuti e intrusivi basati su minacce, pedinamenti, o attenzioni indesiderate.

Azioni e interventi

AMBITI DI INTERVENTO

I punti salienti del lavoro della Consigliera di Fiducia vertono sul:

  1. contrasto alla violenza morale e sessuale, con la medesima attenzione ai casi tra studentesse e studenti, docenti e T.A.;
  2. contrasto e denuncia di casi di Mobbing, collaborando laddove necessario anche con le Organizzazioni sindacali.

INCONTRI DI PRESENTAZIONE CON ORGANI E FIGURE DELL’UNIFG

Nell’ambito del lavoro della Consigliera di Fiducia ritengo imprescindibile considerare la peculiarità dell’Università, quale comunità umana e sociale e per questo la collaborazione con gli organi ed i soggetti che la compongono, partendo da una serie di incontri preliminari di presentazione con:

  1. Il Comitato Unico di Garanzia (C.U.G.) per contribuire alla valorizzazione del benessere di chi lavora, in particolare dei Docenti e dei Tecnici Amministrativi, ed il contrasto alle discriminazioni;
  2. la Delegata del Rettore alle Pari Opportunità;
  3. i/le Direttori/Direttrici dei Dipartimenti, quali organi accademici più vicini alle studentesse, agli studenti ed al personale docente;
  4. le Associazioni studentesche;
  5. le rappresentanze sindacali dei lavoratori e delle lavoratrici non docenti.

La Consigliera di Fiducia, così come previsto anche dall’art. 7, co. 4 del Codice di condotta per la tutela della dignità della persona e la prevenzione del mobbing delle molestie morali e sessuali, dovrò operare in stretto collegamento con la/il Consigliera/e di Parità regionale e con la/il Consigliera/e dell’ente di area vasta di Foggia, le quali, ai sensi del d.lgs. 198/2006, nell'espletamento delle loro funzioni di promozione e controllo dell'attuazione dei principi di uguaglianza di opportunità e di non discriminazione per donne e uomini nel lavoro, sono pubblici ufficiali e possono promuovere azioni di conciliazione o agire in giudizio

Infine si ritiene fondamentale la costruzione di una rete volta a scambiarsi buone prassi con le Consigliere di Fiducia degli altri Atenei pugliesi.

INDAGINE SULLA DIFFUSIONE DEI FENOMENI DI VIOLENZA

Con la collaborazione del C.U.G. e di docenti specializzati, si prevede la redazione e la somministrazione a studentesse, studenti, personale docente e tecnici amministrativi di un questionario – con risposte rigorosamente anonime (si veda software utilizzato per Elezioni studentesche) – contenente domande relative ad esperienze di violenza morale e sessuale od episodi di mobbing subiti all’interno dell’Ateneo.

Seguirà la presentazione di un apposito rapporto finale corredato da un’analisi dei risultati emersi e delle contromisure da realizzare per il contrasto a fenomeni di violenza lato sensu, oltre che delle proposte di azioni ed iniziative di informazione e formazione volte a promuovere un clima organizzativo idoneo ad assicurare la pari dignità e libertà delle persone all'interno dell'Università.

SPORTELLO ASCOLTO E DENUNCIA

In una seconda fase, a seguito della promozione della figura e delle sue funzioni, si prevede l’apertura di uno sportello fisico finalizzato a raccogliere le denunce informali e formali (ex artt. 10-11 del Codice di condotta) ed all’attivazione delle relative procedure.