Medical humanities and welfare policies

Course description

Academic year:
2023/2024
Type of course:
Dottorati
Cycle:
XXXIX
Number of places:
13
Number of scholarships:
10

Course organisation

Coordinator of the course:
prof.ssa Anna Dipace
Relevant structure:
Dipartimento di Scienze mediche
Course status:
Istituzione
Codice identificativo:
DOT23FXMHF
Expiry date

Call for tenders

Document

Annexes to the call for tenders

Results

Si comunica che, per i vincitori per scorrimento di graduatoria del concorso di dottorato in Medical Humanities and Welfare Policies è possibile procedere con la procedura di immatricolazione.
L'immatricolazione va completata, unicamente tramite portale Esse3, entro le ore 12.00 del 15 novembre 2023.
Per procedere correttamente all'immatricolazione sarà necessario utilizzare la modulistica presente nell'apposita sezione. Tutte le istruzioni sono presenti all'interno delle linee guida per l'immatricolazione.
La mancata immatricolazione entro i termini darà luogo all'esclusione dalla graduatoria e allo scorrimento della stessa.

Approvazione atti

Scorrimento graduatoria

 

 

Contenuti generali del corso

In stretta coerenza col concetto di salute che l'OMS ha progressivamente rivisitato (1948, 1978, 1986) e collegato al benessere fisico, psichico e sociale, anche il PNRR, allorquando abbia riconosciuto che “la pandemia da Covid-19 ha confermato il valore universale della salute, la sua natura di bene pubblico fondamentale e la rilevanza macroeconomica dei servizi sanitari pubblici” (PNRR, Missione 6), stigmatizza il passaggio da un modello patogenico, interessato essenzialmente allo studio delle cause di malattia, ad uno salutogenico, evidenziando le componenti personali e ambientali in grado di produrre salute. Lo stato di salute diventa, così, un processo di oscillazione continua tra benessere e malessere e la ricerca di un equilibrio costante tra questi due poli rappresenta una vera e propria esperienza di apprendimento lifelong che sollecita il soggetto a considerare i propri comportamenti e la propria storia di vita come un insieme complesso. I processi di globalizzazione, la migrazione, i conflitti internazionali, inoltre, hanno determinato nelle ultime decadi la nascita di società interculturali, melting pot e nuove realtà urbanistiche metropolitane. La salute richiede ora competenze curriculari sempre più specifiche e il riconoscimento dei diritti umani suggerisce un dialogo sempre più attivo tra i professionisti della cura e i policy makers.
Questo punto di vista sulla salute chiama in causa tutte le scienze umane e sociali, in quanto il focus d'interesse si sposta da uno stato di fatto (presenza di malattia) a uno auspicabilmente realizzabile (quello di benessere) attraverso la promozione di risorse in grado di produrre benessere diffuso, e che interessa gli individui e le comunità, ma anche le aree urbane, culturali e trans-culturali.
Il CdDR, alla luce del cambio di direzione citato, si connota come una proposta interdisciplinare che mira a colmare i divari tra le scienze umanistico-sociali e le professioni mediche al fine di individuare un nuovo framework per la promozione di un benessere che favorisca anche l'inclusione sociale e l'empowerment di comunità. Il CdDR intende sviluppare una ricerca innovativa e formare professionisti in grado di produrre analisi e sviluppare strumenti e policies per il benessere. In quest'ottica, le MH diventano espressione di una responsabilità collettiva che chiama in causa i sistemi politici di welfare e il rapporto costi/benefici/benessere di comunità. Le MH riflettono non solo sulle finalità della scienza, sulla formazione e l'esercizio della professione di tutti i protagonisti nei contesti della ricerca e dell'assistenza sanitaria, ma anche sul ruolo e sui compiti di chi progetta il sistema e gli strumenti per la tutela della salute.
Il CdDR è focalizzato sull'analisi dei sistemi di welfare intesi come strumenti capacitanti di well-being (Anand, Hunter, Smith, 2005) per superare gli attuali termini nomenclatori del welfare, anche in riferimento allo sviluppo di approcci generativi fondati sul valore epistemologico e metodologico degli Innovation Studies. Adottando metodi interdisciplinari, propone lo sviluppo di competenze nell'elaborazione, promozione e introduzione di strumenti incentrati sulla condivisione, la partecipazione e l'empowerment sia rispetto a network e comunità di pratiche locali sia in riferimento ad esperienze di inclusione e condivisione multiculturale. In tale prospettiva, il CdDR intende organizzare i contenuti per definire processi e metodi per l'individuazione, l'introduzione e il mantenimento di benessere diffuso a corrispettivo sociale, ovvero indirizzato al conseguimento di uno sviluppo economico e sociale sostenibile anche dal punto di vista ambientale e per quanto riguarda il rispetto e la valorizzazione delle appartenenze, delle identità e delle caratterizzazioni culturali. Inoltre, nel quadro di un'evoluzione dei rapporti centro-periferie che sta verificando l'ipotesi di una riduzione dei trasferimenti diretti alle aree marginali, il CdDR intende concentrarsi sullo sviluppo di competenze in grado di gestire ed amministrare la complessità dei fenomeni odierni.

Tali competenze contemplano una stretta correlazione con i fabbisogni dei territori interpretati attraverso le interazioni tra aziende, lavoratori, P.A. e mondo della ricerca. In particolare, con l'obiettivo di istituire una relazione tra i temi della cittadinanza sociale e le questioni relative alla gestione dello spazio pubblico, il CdDR si prefigge di assegnare al welfare una dimensione peculiare in grado di permettere ad azioni, processi e strumenti di fornire indirizzi di governance fondati su sistemi innovativi di intelligenza collettiva e introdurre una visione della formazione umana che coniughi l'aspetto comunitario con quello individuale, capace al tempo stesso di comprendere ed interpretare domande e bisogni dei territori per definire un vero e proprio ecosistema salute e benessere + ambiente.

Coerenza con gli obiettivi del PNRR
Gli obiettivi di PNRR, oltre ad essere attraversati dalla missione di cambiare la tassonomia dei metodi impiegati per l'organizzazione delle risorse nei territori, mira soprattutto a ridurre le disuguaglianze sia a livello territoriale che a livello sociale. Il Programma si pone come obiettivo anche quello di potenziare la classe dirigente, con una particolare attenzione alle aree più svantaggiate e che presentano problematiche relative alle capacità progettuali e gestionali delle risorse pubbliche e delle sfide poste dal nuovo paradigma di sviluppo post-pandemia. Nello specifico gli Enti locali e le aziende del Terzo Settore sono oggi in prima linea per contrastare l'aumento delle disuguaglianze e della povertà relativa e assoluta soprattutto in territori esclusi dai grandi programmi di sviluppo per ragioni storiche e geografiche. Occorre dunque sviluppare le competenze necessarie per supportare le PA e le aziende del Terzo Settore per preparare una nuova classe dirigente a progettare e introdurre strumenti per utilizzare risorse sempre più scarse e garantire livelli minimi dei servizi socio-sanitari. Tali competenze dovranno caratterizzare professionisti capaci di riorganizzare il settore del welfare e delle politiche socio-sanitarie territoriali, nella consapevolezza che questi avranno acquisiranno un peso sempre maggiore anche relazione all'andamento delle dinamiche demografiche e dell'invecchiamento della popolazione.

Il CdDR rappresenta una risposta reale e concreta alle diverse missioni, verticali e orizzontali, del PNRR:

  • attraverso i progetti di ricerca dei dottorandi, di individuare i fattori che le attivano, i modelli da implementare per realizzarle e gli strumenti analitici e di configurazione delle politiche per agevolarli;
  • attraverso i dottori di ricerca che conseguiranno il titolo di dare sostenibilità alle attività del PNRR e alle azioni di follow up della PA e del terzo settore alle politiche avviate dal PNRR.
  • Elevandolo i dottorandi a professionisti che attivano la trasmissione dei risultati delle ricerche condotte in enti di ricerca verso i soggetti di riferimento territoriali.

Più specificamente, il CdDR intende essere di supporto alle seguenti missioni verticali del PNRR:

  • M1 con focus specifico sulla componente M1C1 -Verranno infatti rinforzate le competenze utili a innovare le metodologie di progettazione delle policy all'interno delle PA rafforzando anche l'inserimento di strumenti digitali per la coprogettazione con le aziende del terzo settore delle politiche di welfare e socio-assistenziali;
  • M2 con focus sulle componenti M2C1,M2C2- Verranno sviluppati percorsi di formazione e ricerca per rafforzare anche la progettualità sule politiche attive del lavoro per la riduzione delle disuguaglianze che promuovano politiche volte a sviluppare progettualità per le nuove professioni legate all'economia digitale e sostenibile.
  • M4, con focus sulla componente M4C2. Il CdDR vuole rafforzare i rapporti con il territorio e con le aziende del terzo settore. Verranno sviluppati progetti di ricerca in accordo con le PA e con le aziende del terzo settore che intercettino fabbisogni e necessità. Il CdDR avrà tra i suoi principali obiettivi il rafforzamento dei meccanismi di trasferimento tecnologico, oltre che una maggiore interazione tra ricerca e impresa e territorio, con un approfondimento degli strumenti giuridici, contrattuali e societari. Saranno inoltre previsti percorsi formativi per promuovere le attitudini imprenditoriali dei dottorandi, al fine di supportare la creazione di start-up innovative sul territorio.
  • M5, il CdDR soddisfa tutte le componenti di questa missione attraverso la promozione di figure professionali all'interno del sistema socio-sanitario territoriale e del Welfare. Le figure in uscita potranno contribuire alla riduzione del GAP strategico e organizzativo all'interno del territorio attraverso le innovazioni e i prodotti della ricerca generati all'interno del mondo della ricerca. I profili professionali saranno specializzati sugli strumenti di policy e tecnologici per la riduzione delle disuguaglianze, nel contrasto alla povertà relativa ed assoluta e nella pianificazione di politiche attive del lavoro. Le competenze maturate creeranno delle figure in grado di accompagnare le aziende del terzo settore e delle PA nella realizzazione del PNRR ma soprattutto di garantire il follow up al termine del periodo di programmazione. In questo modo, intende anche ridurre il le disuguaglianze e le problematiche legate alla marginalità di molte aree del paese, specie nelle regioni meridionali favorendo così l'assorbimento del capitale umano più avanzato. Infine, il CdDR ha l'obiettivo di produrre un'accelerazione alle tre missioni orizzontali del PNRR, che si esplicitano in una riduzione delle disuguaglianze tra generi, età e territori. Tale riduzione è condizione imprescindibile per il raggiungimento di una piena sostenibilità e di benessere diffuso dei territori.
Obiettivi formativi

Il CdDR è intende rispondere alle sfide a cui sono chiamati i territori che più patiscono il divario territoriale e le disuguaglianze. Ad esso sottendono obiettivi di carattere generale e specifico. Gli obiettivi generali derivano dall'esigenza di offrire delle risposte ai sistemi territoriali nel loro insieme, cercando di perseguire delle ricadute di ampio respiro sui territori così come configurato dalle politiche europee e dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Essi possono essere esplicitati come segue:

  • Favorire l'inclusione sociale e l'equità nell'accesso alle cure sanitarie, promuovendo la conoscenza e l'applicazione delle MH nelle pratiche di cura e nei programmi di formazione dei professionisti della salute.
  • Sviluppare soluzioni innovative per ridurre le disuguaglianze territoriali e migliorare la coesione sociale ed economica, contribuendo alla creazione di reti territoriali e di apprendimento al fine di attivare reciproche - Promuovere la comprensione delle dinamiche sociali, identitarie ed economiche che influenzano la salute e il benessere delle persone per fornire soluzioni efficaci e sostenibili per migliorare il welfare dei singoli e delle comunità, favorendo anche un invecchiamento attivo.
  • Promuovere l'innovazione digitale nel campo delle MH sviluppando nuovi strumenti tecnologici per migliorare la comunicazione e per facilitare l'accessibilità alle informazioni in ambito sanitario.
  • Sostenere la ricerca e l'innovazione per sviluppare nuove soluzioni e modelli nel campo del welfare, al fine di migliorare l'efficacia, l'efficienza e la sostenibilità dei servizi sanitari, collegati a strumenti di intervento a corrispettivo sociale (welfare generativo).
  • Sviluppare soluzioni innovative, sostenibili e money saving per il welfare per garantire una maggiore connessione tra il sistema sanitario e la rete dell'impresa sociale.
  • Promuovere la curricularizzazione di conoscenze in ambito di medicina narrativa, culturale e trans-culturale
  • Promuovere l'incontro di figure d'aiuto con figure di ricerca e di interesse sociologico/antropologico per la individuazione di percorsi di cura più vicini alle esigenze del paziente e ai bisogni di coloro che esprimono richieste di salute specifiche.
  • Promuovere la diffusione delle conoscenze scientifiche e delle best practice nel campo delle MH a livello nazionale e internazionale, attraverso l'organizzazione di eventi scientifici, la pubblicazione di studi, la partecipazione a progetti di ricerca, la collaborazione con istituzioni scientifiche.
  • Assicurare un proficuo collegamento tra mondo della ricerca e sistema produttivo e dei servizi, pubblici e privati.

Gli obiettivi specifici, invece, attengono alle specifiche misure e declinazioni della proposta di CdDR nel quadro degli obiettivi generali. Nel caso di questa proposta si fa riferimento ai seguenti obiettivi specifici:

  • Formare professionisti in grado di utilizzare approcci interdisciplinari (Innovation Studies) per affrontare le questioni sanitarie, sociali ed economiche e sviluppare soluzioni innovative e processi incentrati sull'interconnessione disciplinare di Medicina, Economia, Sociologia e Pedagogia e in generale delle Scienze Umane e Sociali per integrare gli aspetti sociali, di welfare, culturali e trans- culturali nei percorsi di cura personalizzati dei pazienti.
  • Promuovere la creazione di figure professionali altamente specializzate in grado di elaborare modelli innovativi di MH e welfare generativo territoriale, attraverso l'implementazione di competenze avanzate e complesse.
  • Promuovere la creazione di un sistema di figure professionali specializzate e coordinate, in grado di capitalizzare i risultati delle ricerche finanziati dal PNRR e di diffondere l'innovazione a beneficio delle comunità locali, attraverso la loro attività, con particolare attenzione alle aree che presentano divari territoriali da colmare per favorire lo sviluppo sostenibile.
  • Assicurare una valida preparazione teorico-pratica, al fine di acquisire un'adeguata conoscenza delle più avanzate teorie, metodologie e tecnologie proprie delle conoscenze interdisciplinari delle Medical Humanities.
  • Sviluppare competenze di leadership per guidare progetti e team di ricerca nel campo delle Medical Humanities e del welfare. - Ridurre il divario tra le competenze acquisite attraverso la formazione di terzo livello offerta dalle università e quelle richieste dalle imprese e dalle pubbliche amministrazioni, al fine di favorire una migliore integrazione tra il mondo della ricerca scientifica e quello del lavoro.
  • Promuovere la creazione di un ecosistema salute e benessere favorevole alla permanenza e alla valorizzazione delle competenze qualificate nel territorio meridionale, sostenendo la crescita economica locale e favorendo l'inclusione sociale con l'implementazione di politiche e iniziative mirate e la collaborazione tra istituzioni, imprese e comunità locali.
Attività didattiche

Insegnamenti previsti

  • Medicina narrativa, Visual and digital storytelling
  • Economia del Benessere e sistemi di welfare
  • Economia e governance delle disuguaglianze
  • Metodologia della ricerca qualitativa e quantitativa
  • Ecosistemi uomo e ambiente
  • Welfare di comunità e salute
  • Salute e benessere nell'era digitale
  • Comunità di pratiche e interventi di welfare generativo
  • La relazione medico - paziente - e comunità caregiver
  • Diritti umani e di salute per minoranze sociali
  • Medicina culturale e trans-culturale
  • Medicina Urbana delle migrazioni

Altre attività didattiche (seminari, attività di laboratorio e di ricerca, formazione interdisciplinare, multidisciplinare e transdisciplinare)

  • Attività di laboratorio
  • Perfezionamento linguistico
  • Valorizzazione e disseminazione dei risultati, della proprietà intellettuale e dell'accesso aperto ai dati e ai prodotti della ricerca
  • Gestione della ricerca e della conoscenza dei sistemi di ricerca europei e internazionali
  • Principi fondamentali di etica, uguaglianza di genere e integrità
  • Seminari
Requisiti di ammissione

Tutte le lauree magistrali

Sbocchi occupazionali e professionali

I dottori di ricerca saranno in grado di sviluppare progetti innovativi e coordinare la raccolta di dati utilizzando metodi propri del campo, integrando gli approcci delle scienze umane, sociali e della salute. Acquisiranno competenze per valutare risultati della ricerca, identificare/proporre innovazioni tecnologiche a fini scientifici, formativi, comunicativi, dialogando con le diverse figure professionali del settore della sanità. I dottori di ricerca potrebbero approfondire la propria formazione professionale nelle loro specifiche aree di specializzazione e acquisire competenze funzionali ad altre figure professionali per integrare le conoscenze relative allo sviluppo biopsichico con i processi delle scienze sociali, statistiche, giuridiche, umane e delle arti. Inoltre, la formazione nelle MH potrebbe contribuire a sviluppare maggiore consapevolezza dell'importanza dell'approccio interdisciplinare nella pratica clinica, favorendo un dialogo tra le discipline coinvolte nella cura e nella promozione della salute.Il CdDR svilupperà figure professionali orientate a sviluppare competenze multidisciplinari per l'attività di ricerca applicata nelle PA, principalmente locali e al mondo delle imprese del terzo settore (TS).

Il percorso sarà finalizzato allo sviluppo integrato di profili professionali in materia di:

  • Ricostruzione e interpretazione dei quadri giuridici di riferimento per le imprese del TS e per le PA locali in relazione a politiche di welfare e aspetti socio-sanitari territoriali
  • Partecipazione all'organizzazione e alla direzione strategica delle politiche di welfare e policy socio-sanitarie territoriali delle PA locali
  • Sviluppo di percorsi di ricerca autonomi per la valorizzazione delle competenze di management delle PA locali e delle imprese del TS anche con riferimento alla selezione/gestione/sviluppo delle RU
  • Sviluppo di percorsi per la valorizzazione delle nuove competenze organizzative utili nelle imprese del TS e delle PA locali -Sviluppo di capacità amministrative per il disegno e la progettazione delle politiche pubbliche per il welfare e gli interventi socio-sanitari territoriali: responsabilità del ciclo di policy, individuazione delle soluzioni, implementazione delle policy e loro valutazione;
  • Sviluppo di strumenti innovativi di governance e di progettazione istituzionale multilivello (locale, regionale, nazionale ed europeo) che comprendano i nuovi strumenti digitali e le esigenze di sostenibilità ambientale e sociale.
  • Sviluppo di capacità di progettazione e instructional design a più livelli, dalla progettazione della formazione del personale ospedaliero all'organizzazione di eventi e campagne di sensibilizzazione e prevenzione, passando per il design delle interfacce digitali e di telemedicina.
  • Sviluppo di capacità comunicative per gestire i rapporti tra le diverse figure della sanità pubblica e privata, la cittadinanza e il territorio, inclusi rilevamento, analisi e diffusione dei dati e sviluppo di azioni per contrastare le disuguaglianze sociali/culturali/economiche.

Il CdDR in base a quanto previsto dal PNRR e richiesto da stakeholder istituzionali è orientato verso i seguenti sbocchi professionali:

a) elaborazione/gestione delle Politiche di welfare e delle disuguaglianze economiche e sociali:

  • ricercatori c/o Centri di Ricerca, istituzioni pubbliche e private
  • analisti con funzione di supporto conoscitivo per policy makers e governance
  • consulenti, progettisti e responsabili delle politiche socio-sanitarie territoriali e di welfare, della formazione e dello sviluppo del Capitale Umano
  • consulenti esperti in valutazione delle Politiche socio-sanitarie, del welfare e delle politiche di riduzione e gestione delle disuguaglianze socio-economiche.

b) Relazioni Industriali e organismi di concertazione nel TS e gestione delle RU:

  • ricercatori c/o istituzioni pubbliche/private
  • coordinatori/dirigenti c/o aziende del TS
  • responsabili della gestione del personale c/o aziende pubbliche e private
  • responsabili del TS all'interno dei corpi intermedi

c) Welfare State e Politiche Sociali:

  • ricercatori nel campo dello Stato Sociale e della Previdenza
  • progettisti politiche sociali e sistemi di Welfare
  • responsabili/consulenti della Previdenza e delle Politiche Sociali.

d) Formazione delle competenze tecniche, professionali, digitali, relazionali, manageriali personale medico-sanitario:

  • responsabili formazione in aziende ospedaliere, Case della Comunità, aziende pubbliche/private
  • progettisti di software e ambienti di apprendimento immersivi per la formazione del personale sanitario
  • responsabili/consulenti di interfacce SSN-cittadinanza
  • ricercatori in pedagogia della salute e benessere collettivo

e) Rapporto con il territorio e comunicazione della salute:

  • responsabili comunicazione nel TS dell'economia sociale e l'assistenza alle persone, anche a carattere scientifico (IRCCS) -progettisti di campagne di informazione/prevenzione legate in particolare agli obiettivi PNRR