Diritto e sicurezza

Course description

Academic year:
2023/2024
Type of course:
Dottorati
Cycle:
XXXIX
Number of places:
8
Number of scholarships:
6

Course organisation

Coordinator of the course:
prof. Guglielmo Fransoni
Relevant structure:
Dipartimento di Giurisprudenza
Course status:
Rinnovo
Codice identificativo:
DOT2225FEK
Contenuti generali del corso

Il progetto di questo corso di dottorato è inteso a valorizzare al massimo due aspetti della formazione giuridica.
Il primo aspetto è di teoria generale.
Da questo punto di vista, si deve ricordare che - al di là delle ragioni biologiche e evolutive che sono alla base della dimensione comunitaria dell'esistenza individuale - ogni comunità si fonda sulla necessità di tutelare la vita dei suoi membri (con tutto il complesso apparato di pulsioni, bisogni primari, aspirazioni ad essa connesso).
Il diritto, come è universalmente riconosciuto, «è fin dall'origine ordinato alla salvaguardia di una convivenza fra gli uomini naturalmente esposta al rischio di un conflitto distruttivo» (R. Esposito, Immunitas, Torino 2020, 31).

L'ordinamento giuridico, in tutte le sue articolazioni, è proteso a realizzare la protezione dell'individuo e della convivenza sociale. Quindi, ha necessariamente una generale funzione “securitaria”. La quale, peraltro, si confronta dialetticamente con la libertà degli individui. Un confronto dialettico costante e irresolubile perché la libertà ha bisogno di sicurezza, ma al tempo stesso la sicurezza è un limite alla libertà. L'instituere vitam, secondo l'espressione di Marciano, evidenzia come la sopravvivenza individuale e collettiva è collegata a una istituzionalizzazione (rilevante giuridicamente) che, inevitabilmente, comprime e limita ciò che tutela. Un collegamento inscindibile, ma anche necessariamente problematico, rispetto al quale attualmente si confrontano a livello globale due differenti approcci di politica della sicurezza: un approccio più sperimentato e tradizionale, maggiormente restrittivo dei diritti e delle libertà fondamentali e un approccio integrato basato sulla complementarietà e l'interazione tra sicurezza e libertà (comprehensive security).
Evocando, fin dal titolo del dottorato, questo rapporto dialettico fra il diritto (soggettivo) e la sicurezza si è inteso porre al centro del progetto il complesso dei nodi fondamentali che sono da sempre propri del diritto (in senso oggettivo).
Un complesso di problematiche che, pur tradizionali e proprio perché tradizionali, merita di essere costantemente riconsiderato con tutti gli strumenti conoscitivi propri del giurista, ma, innanzi tutto, secondo le prospettive generali offerte dalla filosofia e dalla storia.
 
Insieme all'aspetto di teoria generale, il dottorato intende valorizzare un secondo aspetto più specialistico.
Sebbene, per le ragioni anzidette, il problema securitario è, più che collegato, intimamente connesso al diritto senza altre qualificazioni, vi sono settori dell'esperienza giuridica rendono del tutto esplicita tale connessione.
Si potrebbe forse dire che vi è un “diritto della crisi” ossia un complesso di discipline (o di articolazioni disciplinari) che si occupano specificamente dei momenti “di rottura”, quelli in cui l'equilibrio è maggiormente minacciato e nei quali è essenziale mettere in atto specifici dispositivi di sicurezza.
Talune di queste “crisi” sono del tutto tradizionali: dalla crisi di cooperazione, alla crisi d'impresa fino al momento forse più critico di tutti, ossia il crimine, tanto quello perpetrato a livello individuale, quanto quello, sempre attuale, rilevante a livello della responsabilità degli Stati.
Alcune di queste crisi sono connesse a profili particolari della contemporaneità, perché dipendono (forse più per le forme che le connotano, che non per i valori che ne sono potenzialmente pregiudicati) da nuove tecnologie o dalle nuove dimensioni sociali, economiche e finanziarie dell'organizzazione sociale: basta pensare alla tutela della riservatezza in rapporto alle nuove forme di comunicazione e di scambio di dati, ovvero alla tutela della sicurezza rispetto alle minacce cibernetiche. Ovvero perché dipendono dall'emersione (o dall'accentuazione) di valori nuovi e correlate nuove esigenze di protezione (si pensi alla tutela delle generazioni future in rapporto alle crisi climatiche).

Coerenza con gli obiettivi del PNRR
Il tema oggetto del corso di dottorato appare perfettamente coerente con il PNRR nel suo complesso e con alcuni degli obiettivi posti dal PNRR.
In primo luogo, è evidente come la messa in sicurezza delle comunità degli Stati membri dopo l'aggressione pandemica sia, più che l'obiettivo, il fondamento stesso dell'intervento pubblico nell'economia realizzato attraverso il PNRR. È già la natura pubblica del soggetto che realizza l'intervento che mette in campo la dialettica alla quale volge l'attenzione il programma del dottorato. E a questo si aggiunge l'ispirazione generale che sta alla base della decisione storica dell'UE di mettere in movimento risorse così ingenti. Capire e attuare al meglio il PNRR significa anche e necessariamente comprenderne la logica di fondo.
In secondo luogo, il tema del dottorato si coordina in pieno con alcuni degli obiettivi specifici enunciati dal PNRR. In particolare, merita segnalare che il tema della sicurezza, proprio secondo una delle specifiche declinazioni esplicitamente richiamate nella descrizione di questo progetto, è espressamente contenuto già nel titolo di uno degli obiettivi.
La sicurezza cibernetica contraddistingue, infatti, la denominazione del primo delle sette aree di investimento previste per la Digitalizzazione della P.A., la quale, a sua volta, è uno degli obiettivi principali della componente “Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA” (ricompresa nella missione “Digitalizzazione, innovazione, competitivita, cultura e turismo”).

Più nel dettaglio, il Piano prevede uno stanziamento finalizzato allo sviluppo di infrastrutture connotate da alta affidabilità ed efficienza in grado di rafforzare il perimetro di sicurezza informatica del paese. Inoltre, nell'ambito di tale intervento, il Piano si pone quale obiettivo l'interoperabilità tra le varie banche dati in uso alle singole Pubbliche Amministrazioni, anche al fine di garantire una maggiore sicurezza delle informazioni e delle risorse ivi contenute, per poter, poi, fornire servizi adeguati a cittadini ed imprese. Tali obiettivi dimostrano un'attenzione sempre maggiore nei confronti dell'informatizzazione e della modernizzazione della P.A., nella consapevolezza che ciò rappresenta uno dei pilastri fondamentali per la creazione di un sistema capace di offrire servizi che siano, allo stesso tempo, efficaci, sicuri e protetti. Il corso di dottorato, in questo senso, puntando sia sul personale che sulle strutture dedicate con una duplice direttrice di intervento, intende coniugare nella miglior maniera possibile, coerentemente con la sopra richiamata missione del PNRR, la volontà di formare una solida cultura giuridica sulla protezione e sulla tutela della sicurezza nazionale con una pronta strategia difensiva e di risposta alle crescenti minacce cyber.
Da un punto di vista metodologico, in coerenza con gli obiettivi del PNRR, il programma di dottorato sarà realizzato in un'ottica multidisciplinare, riguardando tematiche volte ad apportare un significativo sviluppo della conoscenza, anche applicata, negli ambiti di interesse del PNRR.

Questa impostazione consentirà di ricostruire e di interpretare il quadro giuridico di riferimento, nazionale e sovranazionale, per il singolo settore di intervento, anche attraverso lo studio e l'approfondimento delle norme di rango secondario e le istruzioni di carattere tecnico/applicativo che necessariamente integrano detto quadro normativo. Nel rispetto dei criteri stabiliti dal PNRR, sarà prestata particolare attenzione alla partecipazione al governo, all'organizzazione e alla direzione strategica delle amministrazioni pubbliche (sia al livello nazionale che regionale e locale), anche attraverso l'attuazione di innovative strategie fortemente orientate agli utenti e all'efficacia delle azioni poste in essere, nonché alla valorizzazione delle risorse. In quest'ottica, saranno sviluppati autonomi percorsi di ricerca utili a definire e valorizzare le competenze di management, leadership e comunicazione efficaci per le organizzazioni, con particolare riferimento alla selezione, gestione e sviluppo delle risorse umane. Saranno altresì promosse l'interdisciplinarità, l'adesione a reti internazionali e l'intersettorialità di cui al PNRR.
 

Obiettivi formativi

Il corso di dottorato persegue l'obiettivo - o, meglio, nutre l'ambizione - di riuscire a coniugare al meglio la riflessione sulla prospettiva di teoria generale e l'analisi dei profili più specialistici al fine formare nei dottorandi una solida cultura giuridica e adeguate capacità di analisi critica.
Tradizionalmente, il giurista è, al tempo stesso, un “tecnico” e un “teorico”.
Egli o ella è munito degli strumenti tecnici per intervenire proprio nelle situazioni di crisi. Ma tali strumenti sono tanto più efficienti quanto più egli o ella sia padrone della sua “scienza” e sia in grado di interrogarsi e di comprendere fino in fondo i problemi ai quali l'ordinamento e le singole norme intendono volta per volta dare risposta e quale sia il reale senso di tale risposta.
L'importanza di saper affrontare il diritto nella sua complessità di teoria generale e di conoscenze specialistiche emerge sia quando il giurista opera (come avvocato, come notaio, come magistrato, come membro delle forze dell'ordine o funzionario di un'Agenzia) in relazione al singolo caso, sia quando deve intervenire nell'elaborazione di progetti di più ampio respiro (come docente o nell'ambito istituzionale).
Anzi, la centralità della riflessione giuridica, fa sì che una solida preparazione di teoria generale e l'affinamento critico delle conoscenze specialistiche possa risultare determinante, in un mondo in costante cambiamento, per assumere ruoli e responsabilità, sul piano professionale e culturale, in ambiti anche non strettamente giuridici.
Il corso di dottorato proposto vuole, quindi, preservare e possibilmente esaltare il connubio fra il profilo “tecnico” e quello “teorico”, nella convinzione che essi non solo siano complementari, ma consentano di moltiplicare le possibilità di impiego del giurista nella società civile e sul “mercato del lavoro”.

Attività didattiche

Insegnamenti previsti 

  • Storicità del pensiero giuridico
  • Sicurezza e diritti fondamentali
  • Regolazione del mercato e gestione del rischio
  • Diritto comparato della privacy
  • Religione e Sicurezza Integrata
  • Dati Personali e Religione
  • Sicurezza e libertà alla luce della politica criminale
  • Il ruolo della valutazione del rischio e compliance program nella gestione della sicurezza
  • Teorie della sicurezza giuridica
  • Sicurezza, protezione e tutela
  • Integrità dei sistemi fiscali, interesse fiscale e libertà
  • Sicurezza collettiva, nazionale e individuale nella prospettiva del diritto internazionale e dell'UE
  • Diritto della sicurezza nei luoghi di lavoro e tutela della privacy
  • La sicurezza pubblica come funzione amministrativa
  • Metodologia giuridica

Altre attività didattiche (seminari, attività di laboratorio e di ricerca, formazione interdisciplinare, multidisciplinare e transdisciplinare)

  • Valorizzazione e disseminazione dei risultati, della proprietà intellettuale e dell'accesso aperto ai dati e ai prodotti della ricerca
  • Seminari
  • Gestione della ricerca e della conoscenza dei sistemi di ricerca europei e internazionali
  •  Perfezionamento linguistico
  • Perfezionamento informatico
  • Principi fondamentali di etica, uguaglianza di genere e integrità
Requisiti di ammissione

Laurea magistrale in:

  • LMG/01 Classe delle lauree magistrali in giurisprudenza LM-56 Scienze dell'economia
  • LM-62 Scienze della politica
  • LM-76 Scienze economiche per l'ambiente e la cultura LM-77 Scienze economico-aziendali
  • LM/SC-GIUR Scienze Giuridiche
  • 19/S (specialistiche in finanza)
  • 22/S (specialistiche in giurisprudenza)
  • 64/S (specialistiche in scienze dell'economia)
  • 70/S (specialistiche in scienze della politica)
  • 71/S (specialistiche in scienze delle pubbliche amministrazioni) 84/S (specialistiche in scienze economico-aziendali)
  • LMG/01 GIURISPRUDENZA
Sbocchi occupazionali e professionali

Premesso che, secondo l'ispirazione generale del progetto del corso di dottorato qui presentato, i profili di teoria generale integrano direttamente quelli maggiormente specialistici e, a loro volta, ne sono integrati, gli sbocchi professionali possono essere, schematicamente, divisi in due categorie.
Da un lato, abbiamo gli sbocchi a carattere accademico. Il dottorato deve trasferire una conoscenza del diritto che sia in grado di fare maturare capacità critiche, di analisi, di ricerca e di elaborazione teorica idonee a condurre a risultati scientificamente apprezzabili. Inoltre, il percorso formativo incoraggerà, stimolerà e supporterà i dottorandi nell'elaborazione di pubblicazioni scientifiche.
Da questo punto di vista, pertanto, il dottorato intende essere il punto di partenza per il successivo cursus accademico e, più specificamente, aspira a rappresentare il punto di partenza fondamentale per la successiva carriera universitaria.
Dall'altro lato, vi sono gli sbocchi a carattere più strettamente professionale.
Ovviamente, fra questi sono certamente incluse le professioni tradizionali: la professione forense o notarile, la magistratura. Tuttavia, il particolare focus dato al dottorato per ciò che attiene alle discipline della sicurezza, dovrebbe qualificare coloro che conseguiranno il titolo come i candidati d'elezione per tutti gli enti pubblici o privati nonché per gli organismi nazionali e internazionali e per le forze di polizia, nell'ambito dei quali sia attribuito particolare rilievo ai temi della sicurezza: dall'autorità per la cybersecurity, all'autorità garante della privacy, dalle imprese (specie multinazionali) la cui attività implichi la gestione di big data, alle società di consulenza.