Il 1° dicembre 2025, alle ore 10.00, presso l’Aula Magna Valeria Spada dell’Università di Foggia in via R. Caggese, 1, verranno presentate le azioni ed il gruppo al lavoro nell’ambito del progetto La città che Vorrei. Una bussola per il volontariato e la legalità, finanziato con il bando Volontariato 2024 di Fondazione Con il Sud.
Il progetto nasce come nuova direttrice della manifestazione “La città che vorrei” che, promossa dall’Università di Foggia in collaborazione con il Comune di Foggia e innumerevoli enti del terzo settore cittadino, dal 2023 è organizzata nella settimana del 23 maggio, Giornata della Legalità.
Con una squadra ben strutturata al lavoro, LCCV entra nelle scuole per attivare il coinvolgimento dei giovani alunni e alunne che a loro volta determineranno l’innesco di azioni positive per tutta la città.
“La città che vorrei” acquisisce così una task Force specializzata per disegnare nuove strade in città in grado di accompagnare tutti i cittadini verso un futuro migliore.
Il progetto è stato candidato da Mira aps e dall’Università di Foggia con una rete autorevole di partner: I.C. D. Alighieri, I.I.S.S. L. Einaudi, I.T.E.T. B. Pascal, I.T.E.T. Notarangelo/Rosati/ Giannone/Masi, I.S. C. Poerio, iFun aps, Piccola Compagnia Impertinente aps, Mediante aps e Io Faccio Futuro s.r.l. impresa sociale.
“La città che vorrei. Una bussola per la legalità è ormai una realtà consolidata che, nel 2026, entrerà nel suo quarto anno di vita. Con questo nuovo progetto che si aggiunge, dedicato al volontariato, l’iniziativa si amplia ulteriormente, unendo scuole, associazioni e cittadini in un percorso comune di crescita civile. È la dimostrazione che Foggia può costruire legalità ogni giorno, attraverso la partecipazione e l’impegno concreto della sua comunità”. Dichiara l’assessore alla Legalità, Giulio De Santis.
L’obiettivo del progetto è appunto quello di arginare la ‘cultura’ criminale attraverso attività formative e culturali rivolte alle giovani generazioni coinvolgendole in percorsi di volontariato culturale e sociale. Tutto il gruppo al lavoro crede fortemente che il volontariato sia un atto potente e generoso che può incidere profondamente sulle vite di coloro che vi prendono parte e sulle comunità a cui si rivolge.
“Il progetto “La città che vorrei. Una bussola per il volontariato e la legalità” rappresenta in modo concreto la Terza Missione dell’Università di Foggia, impegnata ad aprirsi al territorio e a promuovere la partecipazione civica. Attraverso il coinvolgimento delle scuole e delle associazioni, l’Ateneo intende costruire percorsi condivisi di cittadinanza attiva e di cultura della legalità, fondati sui valori della conoscenza, della responsabilità e della solidarietà. Ogni studente, ogni scuola e ogni associazione partecipante rappresentano una risorsa preziosa per immaginare e realizzare una città più giusta, inclusiva e sostenibile. “La città che vorrei” si configura come un laboratorio vivo di cittadinanza attiva, attraverso il quale l’Università di Foggia rinnova il proprio impegno per un futuro basato sulla conoscenza, sull’etica e sulla partecipazione”. Ha dichiarato il Delegato rettorale alla Terza Missione e Comunicazione prof. Danilo Leone.
Con il progetto pertanto si definisce un percorso che renda sistematici gli interventi di utilità sociale attraverso consolidate interrelazioni con il tessuto sociale, scolastico, imprenditoriale e istituzionale cittadino.
“La città che vorrei” è una manifestazione corale, culturale, associativa e sociale per dire ‘no’ alla mafia, alla corruzione e alla criminalità organizzata, all’isolamento culturale e sociale, per contrastare la povertà educativa, attraverso il coinvolgimento dei e delle giovani delle scuole coinvolte.
Ogni partner infatti presso una scuola tra quelle coinvolte attiverà delle azioni in grado di avvicinare un primo gruppo di volontari. Ad ogni gruppo partner è associata un’attività dal titolo comune v.i.a. acronimo di “volontari in azione” declinata poi con colori diversi presenti nella bandiera della pace. Ogni partner avrà simbolicamente una strada da percorrere, appunto una VIA, con il proprio gruppo di volontari per operare un’azione specifica in città.
Più di 150 volontari cureranno iniziative ed eventi convergenti nei due anni di lavoro previsti. Tutta la città sarà coinvolta in un piano operativo in cui si potranno conoscere e vivere, grazie ai volontari, i Musei e il patrimonio culturale della città, parchi e aree verdi urbane, scuole, piazze, centro storico, teatri.
Saluti istituzionali:
- Maria Aida Episcopo
Sindaca del Comune di Foggia - Alice Amatore
Assessora alla Cultura del Comune di Foggia - Giulio De Santis
Assessore alla Legalità del Comune di Foggia - Lorenzo Lo Muzio
Rettore dell’Università di Foggia - Donatella Curtotti
Prorettrice dell’Università di Foggia - Danilo Leone
Delegato rettorale alla Terza Missione e Comunicazione dell’Università di Foggia - Gabriella Berardi
Direttrice del Polo Biblio Museale di Foggia - Pasquale Marchese
Presidente del CSV di Foggia - Antonio Anzivino
Presidente del Forum del Terzo Settore
Il progetto e il gruppo degli alunni-volontari, al lavoro ne “La città che Vorrei” sarà presentato dal responsabile di progetto dell’Università di Foggia , Tommaso Campagna, dalla responsabile del coordinamento di progetto per Mira aps, Luciana Stella, dalle dirigenti scolastiche: Marialba Pugliese, Dirigente IC Dante Alighieri, Giuliarosa Trimboli, Dirigente I.T.E.T. B. Pascal , Roberta Cassano, Dirigente I.T.E.T. Notarangelo/Rosati/Giannone/Masi, Enza Maria Caldarella, Dirigente Istituto superiore C. Poerio e dal Dirigente Scolastico Lanfranco Barisano del I.I.S.S. L. Einaudi.
L’evento successivamente impegnerà tutte le task force composte dagli alunni, insegnanti e cittadini, in un gioco culturale a squadre sulla città di Foggia.
Una Comunità che cresce come un’onda inarrestabile partendo proprio dall’entusiasmo della giovane popolazione studentesca in grado di prendere per mano la città e la provincia conducendole verso una crescita sociale, culturale ed economica costante grazie alla collaborazione con gli enti territoriali... La città partecipa e si attiva per far partecipare.