Il Centro linguistico di Ateneo - CLA , in collaborazione con il Consiglio degli Studenti, ha organizzato l’8 marzo 2023 un evento dal titolo La voce delle donne nel mondo per celebrare la Giornata Internazionale della donna.

L’iniziativa si è proposta quale opportunità di dialogo e confronto interculturale per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze di cui sono ancora oggetto in molte Paesi.

Alle ore 10.30, presso l’Auditorium Bruno Di Fortunato (Palazzo Ateneo – Via Gramsci 89 - Foggia, VI piano) si è tenuto un reading letterario multilingue con la partecipazione di studenti, docenti, laureati e personale tecnico amministrativo dell’Università che leggeranno in lingua originale (inglese, francese, cinese, russo, ucraino, romeno, spagnolo, tedesco) poesie, brani tratti da romanzi e saggi, testi di canzoni dedicati alla donna.

Le parole di Alda Merini, Grigore Vianu, Margaret Atwood, Li Qingzhao, Erika Mann, Anna Achmatova, Federico García Lorca, Edward Estlin Cummings, Ivan Franko, Giuseppina Torregrossa, Lucio Dalla, Liliana Nechita, Lady Gaga, Maya Angelou, Madre Teresa di Calcutta, Eugenio Montale e di tanti altri sono state protagoniste di una lettura internazionale che darà vita a un vero e proprio viaggio emozionale nel mondo femminile.

Il reading è stato moderato dalla prof.ssa Lucia Perrone Capano, direttrice del Centro Linguistico di Ateneo, e ha visto in apertura i saluti istituzionali della decana dei professori ordinari di ruolo prof.ssa Lucia Maddalena, della presidente del CUG prof.ssa Barbara De Serio, del Direttore generale dell’Ateneo dott.ssa Teresa Romei e della presidente del Consiglio degli studenti dott.ssa Emanuela Vocino.

Nel pomeriggio, a partire dalle 15.30, si è tenuta la proiezione online in lingua francese (con sottotitoli in italiano) del lungometraggio La donna che canta, film diretto da Denis Villeneuve che ha avuto grande successo di critica e pubblico alla Mostra del Cinema di Venezia del 2010. La storia raccontata è ispirata alla vita di Souha Fawaz Bechara e su avvenimenti accaduti durante la guerra civile libanese. Quando il notaio Lebel (Remy Girard), legge a Jeanne e Simon Marwan (Mélissa Désormeaux-Poulin, Maxim Gaudette) il testamento della loro madre Nawal (Lubna Azabal), i gemelli restano scioccati nel vedersi porgere due buste, una destinata ad un padre che credevano morto e altra ad un fratello di cui ignoravano l'esistenza. Jeanne vede in questo lascito enigmatico, la chiave del silenzio di Nawal, chiusa in un mutismo inesplicabile durante le ultime settimane precedenti la sua morte. Decide di partire subito per il Medio Oriente per riesumare il passato di questa famiglia di cui non sa quasi nulla. Simon, per quanto lo riguarda, non ha bisogno dei capricci postumi di quella madre che è sempre stata lontana e avara di affetto, ma il suo amore per la sorella lo spingerà presto a unirsi a Jeanne per setacciare insieme la terra dei loro antenati sulle tracce di una Nawal ben lontana dalla madre che conoscevano. Spalleggiati dal notaio Lebel, i gemelli risalgono il filo della storia di colei che ha dato loro la vita, scoprendo un destino tragico marchiato a fuoco dalla guerra e dall'odio e il coraggio di una donna eccezionale.

Gli eventi della giornata (organizzati in collaborazione con le Aree: Terza Missione, Relazioni Internazionali, Comunicazione, E-learning e servizi multimediali), sono stati anche l'occasione per inaugurare la Rassegna Cinematografica Internazionale del CLA  Il cinema per le lingue che accompagnerà gli appassionati di cinema d'autore in lingua fino al 12 giugno 2023, proponendo la visione di 6 pellicole in lingua originale: “Tutto su mia madre” di Pedro Almodovar (spagnolo), “Berlin Alexanderplatz” di Burhan Qurbani (tedesco), Moonlight di Barry Jenkin (inglese), “Il tocco del peccato” di Jia Zhangke (cinese) , “L’insulto” di Ziad Doueiri (arabo).

Agli studenti dell'Università di Foggia che parteciperanno a tre proiezioni, superando la verifica dell'apprendimento, come disposto dalla Delibera del Senato Accademico del 2 dicembre 2020, sarà attribuito 1 CFU.

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