Role of diet in the pathophysiology of inflammatory bowel disease and related rheumatic inflammatory conditions

Finanziato dall'Unione Europea NextGenerationEUMinistero della SaluteItalia DomaniRegione Toscana

Progetto PNRR-MAD-2022-12376691 dal titolo “Role of diet in the pathophysiology of inflammatory bowel disease and related rheumatic inflammatory conditions. Dissecting mechanism of actions of nutritional treatments”

Responsabile Scientifico per l’Università di Foggia:
Prof. Angelo Campanozzi

Ente Finanziatore: Progetto finanziato dal Ministero della Salute Direzione Generale della ricerca e dell’innovazione in sanità, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - Missione M6 - Componente C2 - Investimento 2.1 Valorizzazione e potenziamento della ricerca biomedica del SSN finanziato dall’Unione europea - NextGenerationEU - Avviso pubblico per la presentazione e selezione di progetti di ricerca da finanziare nell’ambito del PNRR sulle seguenti tematiche 1. Proof of concept (PoC); 2. Malattie Rare (MR); 3. Malattie Croniche non Trasmissibili (MCnT) ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali, 3.1 Fattori di rischio e prevenzione, 3.2 Eziopatogenesi e meccanismi di malattia, pubblicato in data 20.04.2022

Codice Progetto Finanziato: Codice Progetto PNRR-MAD-2022-12376691 Topic: C2) Malattie croniche non trasmissibili, ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali: eziopatogenesi e meccanismi di malattia. CUP MASTER: G15E22001180008 - CUP Unifg: D75E22000620006

Partenariato:
Regione Toscana - Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer IRCCS (Soggetto Capofila), Università La Sapienza di Roma, Università degli Studi di Foggia, Villa Sofia-Cervello Hospital- Università di Palermo

Durata del progetto: 24 mesi

Data inizio: 15 maggio 2023

Data fine: 14 maggio 2025

Totale Finanziamento PNRR progetto: € 1.000.000,00

Totale Finanziamento PNRR all’Università di Foggia: € 245.200,00

Totale costo del progetto per l’Università di Foggia: € 255.200,00

Le malattie infiammatorie croniche intestinali sono patologie multifattoriali la cui esatta patogenesi non è ancora completamente nota. La letteratura scientifica è, tuttavia, concorde nell’attribuire un ruolo determinante all’interazione tra predisposizione genetica, disregolazione della risposta immunitaria e fattori ambientali (alimentazione, fumo, stress, inquinamento). Il drammatico aumento di incidenza e prevalenza di tali patologie nei paesi recentemente industrializzati, in cui in passato il numero dei casi era esiguo, e negli immigrati da regioni a bassa prevalenza è stato associato all’acquisizione di uno stile di vita “Occidentale” e di un’alimentazione ad alto intake calorico, ricca di cibi ultra-processati, carboidrati complessi, e proteine animali. Sappiamo, infatti, che la dieta gioca un ruolo determinante nel garantire l’omeostasi intestinale, agendo sulla composizione del microbiota, sull’integrità e permeabilità della barriera intestinale, sul rilascio ormonale e sulla regolazione della infiammazione della risposta immunitaria. 
Partendo da questi presupposti ormai da alcuni anni è stata introdotta con successo in età pediatrica la terapia nutrizionale (nutrizione enterale esclusiva o CDED) sia per l’induzione della remissione sia per il mantenimento della stessa. Il trattamento dietetico non solo ha mostrato un’efficacia almeno sovrapponibile a quella della terapia steroidea nell’induzione della remissione, ma ha presentato grandi benefici in termini di crescita e sviluppo del paziente. La terapia nutrizionale è scevra dagli effetti collaterali dei trattamenti farmacologici, ma ha il limite di essere restrittiva e monotona e di conseguenza difficile da seguire. Le problematiche legate alla compliance, infatti, ne limitano fortemente l’utilizzo soprattutto nella popolazione adulta. 

Obiettivi
Lo studio si propone, tramite il confronto delle abitudini alimentari di famiglie sane, italiane e africane, e di famiglie con soggetti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali o artrite idiopatica giovanile e tramite analisi omiche sui loro campioni biologici, di individuare i meccanismi con cui la dieta influenza il microbiota, il trascrittoma e il metaboloma degli individui. Questo permetterà di elaborare una nuova dieta di esclusione per la malattia di Crohn che segua i dettami della dieta mediterranea e risulti più tollerabile per il paziente pediatrico e adulto e di valutare l’efficacia della stessa su parametri clinici, laboratoristici ed endoscopici.  
Inoltre, l’inclusione nella popolazione dello studio di pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile, permetterà di valutare il peso dell’alimentazione nella patogenesi di tale malattia e il possibile ruolo terapeutico della stessa.
 

Unifg è coinvolta nel Progetto, in qualità di partner, con le seguenti attività: 

  • Studiare le abitudini alimentari delle famiglie sane che vivono nella Regione Puglia;
  • Fare analisi nutrizionali della popolazione complessiva oggetto dello studio; 
  • Sviluppare una nuova specifica dieta per le malattie infiammatorie intestinali e per le conseguenti condizioni infiammatorie reumatiche basata sulla dieta mediterranea, la Med-CDED.
     
  • Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche

Referente Scientifico Università Di Foggia:
Prof. Angelo Campanozzi
Ruolo: Professore Associato
Afferenza: Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche (UNIFG)
SSD: MED/38 – Pediatria generale e specialistica
Email: [email protected]

Referente Scientifico Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer IRCCS:
Prof. Paolo Lionetti
Ruolo: Professore Ordinario
Afferenza: Dipartimento di Neuroscienze, Psicologia, Area del Farmaco e Salute del Bambino
SSD: MED/38 - Pediatria generale e specialistica (UNIFI)
Email: [email protected]

Referente Scientifico Università “La Sapienza”:
Prof. Salvatore Oliva
Ruolo: Professore Associato
Afferenza: Dipartimento Materno Infantile e Scienze Urologiche 
Email: [email protected]

Referente Scientifico Azienda Ospedaliera Villa Sofia-Cervello:
Dott. Fabio Salvatore Macaluso
Email: [email protected]